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70.000 euro in borse di studio a studenti svantaggiati

Grazie alla Fondazione Intesa Sanpaolo sono state finanziate 35 borse di studio.
La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum, ha assegnato borse di studio per 70.000 euro a 35 studenti universitari che si sono trovati in condizioni di svantaggio – economico, fisico, psichico, sociale o familiare - tali da pregiudicare i risultati negli studi.
 
Su iniziativa della Fondazione, nel dicembre scorso, l’Ateneo ha emanato un bando di concorso. Sono pervenute 216 domande che sono state vagliate da una Commissione preseduta dal Prorettore agli studenti Roberto Nicoletti con la partecipazione di Cristina Motta, Consigliere della Fondazione. Le borse sono state assegnate in base alla valutazione dei singoli casi e comunque a studenti che non hanno beneficiato di altri sussidi economici previsti dalla normativa vigente sul diritto allo studio.
 
"La Fondazione realizza tramite le borse di studio una finalità statutaria che si prefigge di sostenere il completamento degli studi soprattutto quando intervengono circostanze negative che possono comprometterne la conclusione", dichiara il Segretario Pierangelo Azzali. "La Fondazione ha trovato nell’Università di Bologna un interlocutore attento ai bisogni degli studenti ed è nata una collaborazione che ha consentito di concretizzare in tempi brevi le proprie finalità. Ringraziamo il Rettore Ivano Dionigi, il Prorettore Roberto Nicoletti, il Prof. Stefano Bonaga e l’intera Commissione per il personale impegno dimostrato", conclude il Consigliere Cristina Motta.
 
"Un aiuto come questo può fare la differenza tra proseguire il percorso universitario e l’abbandono degli studi - commenta il Prorettore agli studenti Roberto Nicoletti- Grazie alla disponibilità della Fondazione Intesa Sanpaolo siamo riusciti a sostenere  35 studenti che hanno dovuto fare fronte a situazioni di forte disagio a causa, ad esempio, di malattie, proprie o dei familiari, o repentine diminuzioni del reddito familiare dovute alla perdita del lavoro dei genitori".