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Apre il "Centro Universitario Sportivo Sterlino"

Lo Sterlino è da ieri Centro Universitario Sportivo e inizia così un percorso di rilancio e di ristrutturazione possibile soltanto attraverso la costruzione di sinergie tra le forze politiche ed economiche della città per restituire ai cittadini bolognesi un impianto efficiente e valorizzato in termini funzionali ed architettonici
Apre il "Centro Universitario Sportivo Sterlino"

Con questa nuova denominazione non si intende restringere l’arco dell’utenza all’ambito accademico e degli studenti. Al contrario si intende sottolineare il principio che ha da sempre ispirato il Centro Universitario Sportivo di Bologna: rappresentare un punto di raccordo tra la città e l’Università. Non cambia la natura del Centro Sportivo Sterlino, piuttosto si arricchisce, diventando un luogo di incontro, attraverso lo sport, fra chi vive, lavora e studia nella nostra città.

Ricostruendo brevemente la storia del Complesso dello Sterlino, ultimato nel 1972, sul terreno dove il Bologna FC giocava a calcio, è stato di proprietà del CONI, e ad un anno dalla sua realizzazione è stato dato in concessione al Comune di Bologna, che, dal 1991 lo ha sub concesso all’AICS. È storia attuale la volontà del CONI di alienare il suo patrimonio non strettamente finalizzato alla preparazione olimpica facendo rientrare lo Sterlino tra queste proprietà.

Il 31 dicembre lo sterlino sarebbe stato irrevocabilmente chiuso se il CUS, in accordo con l’Amministrazione comunale ed il placet dell’Università, non avesse esplicitato la sua volontà di acquisto con una offerta irrinunciabile alla quale avrebbe dovuto far seguito la acquisizione definitiva. Le complessità burocratiche che hanno messo a confronto quattro enti (CONI Servizi Spa, Istituto per il Credito Sportivo, il Comune di Bologna e il CUSB) hanno impedito il passaggio di proprietà in tempi brevi, passaggio che è avvenuto il 31 giugno 2012.

Un percorso che ha ridotto ad un solo giorno la chiusura e che dal 13 luglio vede gli impianti aperti agli atleti olimpionici e di interesse nazionale come al nuoto libero. Le attività natatorie delle Società sportive e degli enti sono garantite, come per il passato, dall’acquisto da parte del Comune di corsie che saranno utilizzate a tariffe stabilite dall’Amministrazione stessa.

Sono passati quarant’anni dalla posa dell’ultima pietra del Centro Sportivo Sterlino, ultimato nel 1972 sulla base del progetto elaborato dagli architetti Giuseppe Vaccaro e Annibale Vitellozzi. Di Vaccaro il progetto della Facoltà di Ingegneria, del Palazzo delle Poste di Napoli come di altrettanti edifici di pregio architettonico sparsi per tutta la Penisola. Vitellozzi è l’architetto del Palazzo dello Sport di Roma. Si tratta, quindi, di un’opera di grande pregio architettonico oltre che di un impianto strategico per una città che, nei mesi invernali, non può contare su altre piscine olimpioniche nonostante esprima atlete e atleti di eccellenza a livello nazionale ed internazionale.

Come sempre l’eccellenza nasce e si fonda sulla diffusione della pratica sportiva tra le nuove generazioni attraverso i corsi di nuoto e le attività agonistiche rivolte ai più giovani ospitate, da sempre tra le corsie degli impianti di Via Murri. Oltre a tutto ciò, lo Sterlino rappresenta "la spiaggia di Bologna" per migliaia di utenti e il luogo in cui è possibile, per tutto l’anno, svolgere attività salutistiche legate al fitness in acqua. Va, in oltre, ricordato, perché passa purtroppo in secondo piano rispetto alla piscina, che il complesso dello Sterlino contiene l’unica vera palestra, a Bologna, per le attività della Ginnastica Artistica anch’essa fucina di atleti di alto livello e per la quale si stenderà una convenzione specifica con la Federazione Ginnastica d’Italia.