L'Alma Mater ospita la conferenza europea degli Istituti Confucio
Tra gli ospiti della giornata inaugurale, il 7 giugno, il ministro per l'Istruzione Maria Chiara Carrozza, il direttore dell'Hanban/Istituto Confucio e vice-ministro cinese Xu Lin, l'ambasciatore cinese in Italia Ding Wei, l'architetto Mario Cucinella
L'Alma Mater Studiorum - sede dal 2009 dell'Istituto Confucio - sarà il ponte tra Europa e Cina durante la tre giorni della Conferenza europea degli Istituti Confucio (7-8-9 giugno) a cui parteciperanno oltre 200 delegati per discutere delle strategie di insegnamento del cinese e di divulgazione della cultura cinese nel mondo europeo, ma anche dello sviluppo di una nuova generazione di sinologi, studiosi della Cina contemporanea e del suo complesso linguaggio.
Lo sviluppo di una nuova sinologia, in grado di indagare e conoscere la realtà sempre più complessa di un Paese che in pochi decenni si è collocato al centro dei contesti globali, trova un terreno fertile proprio in Europa, dove la realtà degli Istituti Confucio, sorta da meno di dieci anni (il primo Istituto è stato creato in Corea nel 2004), è presente con 133 Istituti su 500 circa nel mondo.
I legami dell'Università di Bologna con la Cina, a partire dall'Istituto Confucio e dal Collegio di Cina, sono una ricchezza diffusa e un veicolo di nuove relazioni per tutto il territorio: 800 studenti cinesi iscritti, la partecipazione al Campus sino-italiano a Shanghai, gli accordi e i titoli congiunti, tra gli altri, con la Tongji University di Shanghai e la Renmin University of China di Pechino (con cui verrà sottoscritto un nuovo accordo di collaborazione), i progetti di ricerca, le partnership di scambio didattico, scientifico e trasferimento tecnologico con numerose università e istituzioni pubbliche e private cinesi.