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Bologna e i suoi portici

In vista della candidatura dei Portici di Bologna nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, una due giorni per mettere a confronto diverse realtà cittadine nelle quali i portici si configurano (o si sono configurati) come elemento peculiare del paesaggio urbano
Bologna e i suoi portici

Il Comune di Bologna e il Centro "Gina Fasoli" per la storia delle città dell'Università di Bologna organizzano una due giorni per discutere e mettere a confronto diverse realtà cittadine nelle quali i portici si configurano (o si sono configurati) come elemento peculiare del paesaggio urbano. L'appuntamento - intitolato "I portici di Bologna nel contesto europeo" - è per venerdì 22 e sabato 23 novembre nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio. Il convegno contribuirà alla costituzione del dossier per il completamento della candidatura dei Portici di Bologna nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Bologna è generalmente considerata la città in cui sono presenti, non solo nel centro storico medievale, la maggior quantità di portici sia nell’edilizia pubblica, civile ed ecclesiastica, sia nell’edilizia privata. Un rilevamento effettuato all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso ha evidenziato la presenza di ben 38 km di portici nell’area delimitata dalle mura del secolo XIII, a cui si aggiungono i 4 km del portico che collega la città alla basilica di S. Luca sulla collina della "Guardia" e i 650 metri del Portico degli Alemanni, fuori della Porta di Strada Maggiore. Non è rilevante solo la quantità dei portici presenti in Bologna, ma anche la loro qualità e la capacità di evolversi nel tempo sperimentando di volta in volta gli stilemi architettonici e adattandoli sia all’edilizia più povera sia a quella aulica.

Appare ora necessario confrontare questa realtà bolognese con quanto è stato realizzato in altre città, non solo per valutare l’esegesi dei portici, ma soprattutto per comprendere come, attraverso i secoli, essi si siano evoluti o siano scomparsi, quali condizioni (storiche, sociali, estetiche, topografiche, ecc.) ne abbiano determinato la storia, quale percezione ne hanno avuto gli abitanti e quale sensazione/impressione hanno stimolato nei visitatori, quale sia stata e sia ancora la loro fruizione da parte dei cittadini e di quanti frequentano la città per studio, per lavoro o per turismo.