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Due nuovi lettori di scambio all'Alma Mater

Si chiama Johanna Brand e viene dalla Germania. Assieme a Josè Martinez Rubio, lettore di spagnolo, è recentemente arrivata all'Alma Mater
Johanna Brand

Come sei arrivato all’Università di Bologna? Hai scelto tu questa opportunità?

"Come il mio collega José anch’io sono arrivata a Bologna per caso. Ho vissuto sette anni al Sud lavorando come insegnante di lingue e traduttrice, mi sono trovata molto bene e non pensavo proprio di salire più al Nord di Roma. Nell’ultimo anno stavo insegnando all’università "L’Orientale" di Napoli ma era una collaborazione limitata nel tempo, cosi mi sono candidata per un posto come lettrice di scambio.  Ora che sono passati due mesi sono molto contenta di essere qui a Bologna e curiosa di quel che mi aspetta ancora".

Che attività svolgi per la promozione della lingua e la cultura del tuo paese agli studenti dell'UniBo, oltre alla didattica?

"Oltre al mio incarico da lettrice qui a Bologna sono anche la responsabile dei programmi di scambio con la Germania, organizzati dal DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdienst = Servizio Tedesco per lo scambio accademico). Offriamo agli studenti di lingue, ma anche a quelli di tutte le altre facoltà, a dei giovani ricercatori e anche ai professori di svolgere un periodo formativo in Germania, dal corso di lingua di due mesi o un intero anno accademico fino alla possibilità di svolgere il dottorato in un’università tedesca"


Come ti possono contattare gli studenti per informarsi sulle opportunità di mobilità di studi verso la Germania?

" Per qualsiasi domanda o dubbio gli studenti possono scrivermi una mail oppure venire a ricevimento, ricevo sia nel mio studio in Via Cartoleria sia al Palazzo della Viola in Via Filippo Re".


Perché secondo te è importante fare uno scambio all’estero?

" Uno scambio può essere importante per un’infinità di motivi, ci aiuta ad aprirci verso nuove culture, nuovi stili di vita e differenti punti di vista. Riusciamo a fare nuove esperienze, ad entrare in contatto con tante persone interessanti e a conoscere meglio noi stessi. Soprattutto chi studia all’università dovrebbe sfruttare i programmi di scambio, di viaggi di studio o di periodi di ricerca all’estero per conoscere il mondo accademico di altri paesi, approfondire le proprie conoscenze linguistiche e crearsi una rete di contatti utile per il futuro professionale".


E per i docenti: puoi essere un contatto utile? "Assolutamente si! Confrontarsi con approcci e metodologie didattici o di ricerca diversi può soltanto essere un arricchimento, sia lavorativo, sia personale. Spesso i progetti nati da collaborazioni internazionali sono i più interessanti e originali".