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Teatri da camera: lo spettacolo della fotografia

Da mercoledì 5 a venerdì 7 febbraio 2014 ai Laboratori delle Arti (via Azzo Gardino 65/a) e in altri spazi.
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"Teatri da camera, lo spettacolo della fotografia" è l’ampio progetto, a cura di Silvia Mei, per indagare la fotografia come dispositivo teatrale e termine di confronto per l’artista di teatro, attraverso tre zone: seminariale, spettacolare ed espositiva.

In programma ai Laboratori delle Arti si realizzano due diversi spettacoli – di Città di Ebla e di Gruppo Nanou - e un simposio; ma sono previsti anche due workshop, due diverse mostre e videoproiezioni, in altri spazi cittadini.

Infatti questo progetto è organizzato dal Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti – Università di Bologna, in collaborazione con Elastico Studio, Il Cassero LGBT Center, LIV – Centro di ricerca e formazione nelle arti performative, Spazio espositivo Adiacenze; con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Ai Laboratori delle Arti si svolgono due spettacoli (in Teatro) e un simposio (nella Saletta incontri): Mercoledì 5 febbraio, ore 21: la compagnia teatrale Città di Ebla presenta lo spettacolo "THE DEAD" creazione scenica liberamente ispirata al racconto di James Joyce Ideazione, regia e luci Claudio Angelini | con Valentina Bravetti e Luca Ortolani | fotografie in tempo reale Luca Ortolani | drammaturgia Città di Ebla e Luca di Filippo | collaborazione drammaturgica Riccardo Fazi | composizione sonora e manipolazione del suono Franco Naddei | cura degli allestimenti e costumi Elisa Gandini | disegni in scena Jacopo Flamigni.

Spiega il regista, Claudio Angelini: «Dopo La metamorfosi sento di dovermi ancora occupare di un racconto di inizio Novecento. Mi sono soffermato sul "mozzo" attorno a cui ruota tutta la produzione di Joyce. Il suo canto d’esilio. Ho scoperto che The dead è un’insuperabile guida per andare a caccia di fantasmi. I propri. È parlare della vita come luogo confinante con altre realtà che ci sono intangibilmente prossime. La parola che mi interessa è nostalgia. Si può parlare di nostalgia del presente? È solo una questione sentimentale? Mi sono chiesto perché la mia attenzione ora, e da un po’ di tempo, si rivolge a piccole storie borghesi, la cui trama può apparire semplice e quasi banale come nel caso di The dead o avere un elemento di grande potenza che si esaurisce subito come ne La metamorfosi. Posso solo dire questo: una personale e istantanea rivoluzione emotiva, nell’intimo della nostra stanza, agisce come una detonazione o una deflagrazione. Lo voglio dire: sconvolge le sorti umane al pari di una guerra. A volte le guerre ci appaiono come un duro sfondo di cui sappiamo poco o nulla. Conosciamo però lo scuotimento del nostro quotidiano nelle sue più telluriche smagliature. Joyce e Kafka ne hanno saputo parlare. Hanno parlato di me e forse anche di te, spettatore»

Ingresso con biglietteria: la sera stessa dalle ore 20 o in prevendita su www.vivaticket.it.

INFO al pubblico Dipartimento delle Arti tel. 051.2092 400 / www.dar.unibo.it

Al
termine dello spettacolo: INCONTRO con Città di Ebla; coordina Silvia Mei (ingresso libero)

Si prosegue Giovedì 6 febbraio ore 15, ai Laboratori delle Arti/Saletta incontri, con il simposio FORSENNARE IL SUPPORTO! Partecipano: Pietro Babina, Cosimo Chiarelli, Città di Ebla, Marco De Marinis, Luana Filippi/Instabili Vaganti, Elio Grazioli, gruppo Nanou, Claudia Marini, Claudio Marra, Claudio Morganti, Vincenzo Schino, Rita Vitali Rosati | introduce e coordina Silvia Mei | Il titolo del simposio richiama l’espressione "forsener le subjectil" del noto contributo di Jacques Derrida dedicato ad Antonin Artaud. Si tratta di mettere in circolo, nella reazione tra teatro materiale, pensiero filosofico, teorie e pratiche della fotografia, la nozione di visivo e di visibile. Artisti visivi, uomini di teatro e studiosi si avvicenderanno tra studi di caso, pratiche e proposte teoriche per una ri-comprensione delle forme della scena contemporanea. ingresso libero

Inoltre, sempre ai Laboratori delle Arti/Teatro: Venerdì 7 febbraio ore 21 e ore 22 : Gruppo Nanou presenta, in doppia replica, lo spettacolo ANTICAMERA di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci | con Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci, Marco Maretti | suono Roberto Rettura | light design Fabio Sajiz | scena Giovanni Marocco | prodotto da E/gruppo Nanou co-prodotto da Armunia, Shloss Broellin. Unità di tempo, luogo familiare, disabitato; la stanza dei segreti. La drammaturgia è l’interazione di un ristretto numero di personaggi immersi in un ambiente familiare e sostanzialmente ordinario, in cui elementi straordinari spostano l’andamento quotidiano dell’azione. Un interno borghese racchiuso in una scatola. Un ricordo rubato dal buco della serratura. Tracce di un Altrove che resta attaccato alla memoria. Possiamo solo offrire residui narrativi e da qui riappropriarsi del "Racconto" come maceria di un accaduto da intuire o immaginare. Il "Racconto" è sempre "fuori dalla finestra". Il dramma non è presente sulla scena.



Ingresso con biglietteria la sera stessa dalle ore 20, o in prevendita su www.vivaticket.it.

INFO al pubblico Dipartimento delle Arti tel. 051.2092 400 / www.dar.unibo.it