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Mattias de’ Medici e il suo teatro musicale

Presentazione del libro di Sara Mamone, dedicata al terzogenito del granduca di Toscana Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria: personaggio di assoluto rilievo nella vita culturale, artistica e spettacolare della corte fiorentina tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del Seicento
Mattias de' Medici e il suo teatro musicale

Domani pomeriggio, alle 17,30, nella Sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio, ci sarà la presentazione del libro di Sara Mamone "Mattias de’ Medici, 'serenissimo, vero mecenate dei virtuosi'. Notizie di spettacolo nei carteggi medicei. Carteggio di Mattias de’ Medici (1629-1667)". Interverranno, alla presenza dell'autrice, Lorenzo Bianconi (Università di Bologna), Tomaso Montanari (Università di Napoli Federico II) e Amedeo Quondam ("Sapienza" Università di Roma). In programma anche una serie di letture a cura di Sandro Lombardi.
 
Mattias de’ Medici (1613-1667), figlio terzogenito del granduca di Toscana Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria, è personaggio di assoluto rilievo nella vita culturale, artistica e spettacolare della corte fiorentina tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del Seicento. Pur impegnato nella carriera militare, fu infatti appassionato collezionista d’arte, incline alle arti minori e alla scelta di pezzi rari e curiosi che raccolse con gusto eclettico nella sua villa di Lappeggi, spesso luogo di feste mascherate e battute di caccia.

Ma, soprattutto, si distinse come perno dell’organizzazione spettacolare della corte granducale, in particolare attraverso l’accorta gestione di una scuderia di cantanti che saranno i protagonisti di un teatro musicale sempre più in voga, e che - lungi dal relegare Firenze, nelle vicende successive alla nascita del "recitar cantando", al ruolo di "pallida provincia delle più scintillanti Venezia, Roma e poi Parigi" -, si rivela una pratica profondamente amata dalla città e dal suo governo, offrendo infiniti spunti di riflessione per ciò che riguarda sia la storia dello spettacolo dell’epoca sia la storia della musica nello specifico del suo offrirsi sperimentale e innovativo.

La figura del principe come governatore di Siena, protettore dei virtuosi e autorevole gestore nel nascente mercato impresariale, che seppe gestire con l’intuizione e la visione moderna di una società in trasformazione, brilla con vivace affabilità attraverso una selezione delle notizie del suo ricchissimo carteggio.