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Ex Staveco: arriva la firma ufficiale

Siglato ufficialmente l'accordo per il recupero e la valorizzazione dell'area, che ospiterà un nuovo insediamento universitario ad alta vocazione internazionale
Ex Staveco: arriva la firma ufficiale

Il rettore Ivano Dionigi e il sindaco di Bologna Virginio Merola hanno siglato ufficialmente l'accordo per il recupero e la valorizzazione dell'area ex Staveco. La firma è avvenuta alla presenza del direttore dell’Agenzia del Demanio Stefano Scalera.

Attraverso l'accordo il Comune di Bologna cede l'ex area militare Staveco - compresa tra viale Panzacchi e la collina (San Michele in Bosco) - all'Università di Bologna. Il progetto permetterà all'Alma Mater di realizzare un nuovo insediamento ad alta vocazione internazionale che rappresenti un polo attrattivo e innovativo, all'insegna della sostenibilità ambientale. Staveco (Stabilimento per i Veicoli da Combattimento), già laboratorio pirotecnico, poi arsenale militare e officina di manutenzione e riparazione di mezzi corazzati, occupa una superficie pari a 93.288 metri quadrati, 45.500 dei quali edificati.

La trasformazione dell'area prevede, tra l'altro, la realizzazione di un sistema di verde pubblico che unisca viale Panzacchi e via Codivilla con il parco pubblico di San Michele in Bosco e l'Istituto Rizzoli, oltre ad un parcheggio pubblico a servizio del centro e della collina, per circa 400 posti auto. Comune e Università continueranno a lavorare a stretto contatto affinché l'Ateneo possa arrivare, come prevede l'accordo, a bandire l’appalto per la realizzazione delle opere entro 22 mesi.

"Questa operazione è dettata per il 75 per cento dalla ragione e dal calcolo, per il 25 per cento è dettata dall'istinto - commenta il rettore Ivano Dionigi - sommato fa il 100 per cento di coraggio".

"E' una giornata molto importante - ha detto il Sindaco al momento della firma - adesso può iniziare l'iter attuativo del progetto. Il lavoro che abbiamo fatto negli anni scorsi con l'Agenzia del Demanio per approvare il Piano unitario di valorizzazione di tutte le aree ex militari è stato fondamentale per poter cogliere questa opportunità. Ci aspettiamo da questo accordo un ridisegno complessivo della città e sono orgoglioso che Staveco avrà al centro della sua riqualificazione i temi della cultura, dell'Università, dei giovani e del loro avvenire".

Soddisfatto il direttore dell'Agenzia del Demanio Stefano Scalera: "Questo è un progetto che ridisegna la città, che guarda al futuro e sarà da stimolo tanto per la città, quanto per l'intero Paese. E' dunque per noi un onore supportare progetti di questo tipo".