Logo d'ateneo Unibo Magazine

Attualità di Francesco Arcangeli

Per I mercoledì di Santa Cristina, un appuntamento dedicato al grande storico dell’arte, poeta e critico letterario bolognese, tra le personalità di maggiore spicco della storiografia e della critica artistica del dopoguerra
Attualità di Francesco Arcangeli

E' dedicato a Francesco Arcangeli, grande storico dell’arte, poeta e critico letterario bolognese, il prossimo appuntamento con I mercoledì di Santa Crisitina, domani, 19 marzo, alle 15,30. Nel Complesso di Santa Cristina il Dipartimento delle Arti ospita un incontro di studio incentrato su una tra le personalità di maggiore spicco della storiografia e della critica artistica del dopoguerra. Intervengono Massimo Ferretti, Vera Fortunati, Marco Antonio Bazzocchi e Flavio Bergonzi. Coordina Daniele Benati.

Il DARvipem si era già soffermato sulla figura del noto storico dell’arte il 24 aprile dell’anno scorso, presentando un volume di Fabio Massaccesi: la pubblicazione della tesi di laurea di Arcangeli, discussa con Roberto Longhi nel 1937, incentrata sul pittore bolognese del Trecento Jacopo di Paolo.

Il prof. Benati, vice-direttore del Dipartimento delle Arti, presenta così l’incontro: "Educato alla scuola di Roberto Longhi, con il quale si era laureato nel 1937 discutendo una tesi sul trecentista bolognese Jacopo di Paolo, edita di recente, Arcangeli è stato studioso a tutto campo, dal medioevo all'informale, in grado di svolgere il magistero longhiano con una tensione etica del tutto personale. Ispettore dapprima alla Soprintendenza alle Gallerie e insegnante nei licei, nel 1958 divenne direttore della Galleria d'arte moderna di Bologna e soltanto nel 1967 fu chiamato a ricoprire la cattedra di Storia dell'arte medievale e moderna, che era stata del suo maestro. Le sue straordinarie doti di scrittore e poeta, messe fin da subito al servizio di una disciplina abbracciata con fervore e forte partecipazione emotiva, si erano nel frattempo manifestate attraverso la collaborazione a 'Paragone', dove aveva alternato a studi sull'arte antica interventi di critica militante".