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I nostri motori di ricerca: intervista con Lucilla Scarnato

5 PER MILLE UNIBO / Ha 29 anni, sta facendo un dottorato in Scienze della Terra, della Vita e dell'Ambiente e ricerca nuovi composti bioattivi da diverse matrici di origine alimentare

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Ciao Lucilla, raccontaci di cosa ti occupi?
Mi occupo della ricerca di nuovi composti bioattivi da diverse matrici di origine alimentare. In particolare studio la componente proteica di diversi alimenti in seguito a trattamenti biotecnologici che permettono di ottenere molecole caratterizzate dalla capacità di svolgere diverse attività biologiche (come antiossidanti, antimicrobici, antipertensivi e altri). Per le loro proprietà questi composti presentano un elevato interesse per la salute dell'uomo e quindi possono essere utilizzati come nuovi ingredienti per il settore cosmetico e nutraceutico o semplicemente possono valorizzare a livello nutrizionale l'alimento da cui hanno origine. Inoltre il mio studio si inserisce in un progetto Europeo (BioRice) nel quale studiamo la componente bioattiva presente negli scarti della lavorazione del riso, allo scopo di valorizzare i sottoprodotti dell'industria agroalimentare.

Quando hai deciso di fare ricerca?
Non c'è stato un momento in cui ho deciso, ma dopo un buon percorso di studi e i primi approcci al mondo del lavoro, la scelta è venuta da sé.

Cosa ti appassiona di quello che studi?
L'importanza di lavorare a beneficio del settore alimentare è un grande stimolo che mi permette di affrontare nuove sfide e ricercare soluzioni sempre diverse per raggiungere l'obiettivo prefissato.

Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
La sera, quando è possibile preferisco tenere la mente libera dai pensieri.

E quando ti svegli al mattino?
A prepararmi un buon cappuccino.

Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
Prima ancora delle grandi invenzioni, una grande rivoluzione sarebbe il poter garantire a chi lavora nella ricerca la disponibilità degli strumenti per svolgere il proprio lavoro in completa sicurezza e tutela.

Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
Sicuramente ho acquisito una maggiore autonomia e la fiducia nei miei mezzi.

Sei un ricercatore "da adottare". Cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
In un paese di "Gratta e Vinci" investire nella ricerca è già di per sé un atto eroico e di alto profilo sociale.