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La nuova (e ultima) stagione della rassegna CIMES

Tra ricerca applicata e spettacolarità diretta tornano gli appuntamenti di cinema, musica e teatro promossi dal centro del Dipartimento delle Arti, che dal prossimo anno confluirà nel Centro La Soffitta

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Il centro di ricerca CIMES del Dipartimento delle Arti ha presentato questa mattina la nona e ultima edizione della sua rassegna di cinema, musica e teatro “Progetti di cultura attiva”. Dopo vent’anni di attività (fu fondato nel 1995), il CIMES confluirà dal 2015 nel Centro La Soffitta, che ne assorbirà le funzioni in quanto centro unico del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna.

La rassegna del CIMES 14/15 comprende performance dal vivo, concerti, convegni, tavole rotonde, laboratori, e incontri con artisti di fama internazionale. Gli eventi si svolgono a Bologna, prevalentemente nelle diverse sale dei Laboratori delle Arti ma anche nella sede di Palazzo Marescotti e in altri luoghi, in collaborazione con gli enti gestori. Salvo pochissime eccezioni, l'ingresso agli eventi è gratuito, previo ritiro di un coupon con il numero del posto assegnato, distribuito nel luogo di svolgimento dell’evento, da un’ora prima dell’inizio e fino all'esaurimento dei posti disponibili.

Il programma
L’evento d’apertura, a cura di Matteo Casari, si concentra sull’arte giapponese e in particolare sul teatro kyōgen che rappresenta, fin dalla sua nascita, nel XIV secolo, una tra la più autentiche e genuine manifestazioni teatrali della comicità giapponese. Grazie all’eccezionale presenza a Bologna del maestro Ogasawara Tadashi e del poliedrico regista teatrale Taki Yosuke, sarà possibile vedere come il kyōgen affronta oggi la non facile sfida di coniugare la salvaguardia della tradizione con l’apertura alla sperimentazione e all’innovazione, con una conferenza-dimostrazione condotta da Ogasawara Tadashi, intitolata “Kyōgen: storia, corpo, voce” (martedì 28 ottobre, ore 21 ai Laboratori delle Arti/Teatro). Il giorno seguente si svolge invece una tavola rotonda, con la partecipazione di esperti e studiosi: “Riprogettare il kyōgen tra tradizione e creatività” (mercoledì 29 ottobre, 10-13 ai Laboratori delle Arti/Saletta seminari).

Venerdì 14 novembre, alle 15,30 in Palazzo Marescotti, si svolge invece la tavola rotonda “… E il resto dello spettacolo?” a cura di Vincenzo Bazzocchi e Paola Bignami, curatori del volume “Le arti dello spettacolo e il catalogo”. L’incontro tra esperti di teatro, danza, musica e cinema, indaga i sistemi di catalogazione oggi più efficaci, tecnologici e digitali, per classificare lo spettacolo dal vivo allo scopo di agevolare l’accesso e il recupero delle tracce lasciate dalle sue diverse forme di rappresentazione.

La sezione musica del CIMES, a cura di Paolo Cecchi, propone in novembre due tavole rotonde internazionali ai Laboratori delle Arti, nell’ambito del più ampio XVIII Colloquio di musicologia del «Saggiatore Musicale». La prima, coordinata da Franco Piperno, è dedicata a “Musicologia ed università in Italia oggi” e realizzata in collaborazione con ADUIM Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica (venerdì 21 novembre, ore 15-18,30) e la seconda, coordinata da Fabrizio Della Sera, è intitolata “La manualistica per la storia della musica” (sabato 22 novembre 2014, ore 15 – 18,30). L’ingresso per il pubblico esterno prevede una quota di iscrizione di 20 euro, ma è gratuito per gli studenti dell’Università di Bologna e  per soci e abbonati al «Saggiatore Musicale».

Si torna al teatro martedì 25 novembre: in diverse sale di Palazzo Marescotti si svolge il progetto a cura di Laura Mariani “Il Teatro di Massa. Marcello Sartarelli e Luciano Leonesi: storia, memoria, archivio”. Il Teatro di Massa è un genere teatrale apparso all’inizio del Novecento in paesi e forme diverse. Per la prima volta si videro salire sul palcoscenico o invadere gli stadi, i protagonisti delle lotte sociali. Nell’Italia del secondo dopoguerra il suo creatore fu Marcello Sartarelli, che ne inventò il linguaggio mutuandolo in parte dal cinema. Dietro il suo impulso divennero autori e registi Valentino Orsini, i fratelli Taviani, Giuliano Montaldo, Luciano Leonesi ed altri. Dalle 10 alle 13,30 in Aula Camino si volge il convegno di studi “Il Teatro di Massa riemerge”, che include testimonianze e canti del coro delle mondine di Porporana. Dalle 14,30 alle 16,30 in Aula Dioniso Fanciullo, invece, presentazione degli archivi di Marcello Sartarelli e Luciano Leonesi, concessi al Dipartimento delle Arti per la catalogazione e la messa on line dei materiali.

La giornata di venerdì 28 novembre è dedicata al ricordo di Claudio Meldolesi, tra le personalità più significative della storia del teatro contemporaneo, con la presentazione del numero doppio monografico della rivista “Prove di Drammaturgia” a cura di Gerardo Guccini e Laura Mariani, che riporta gli atti del convegno (e le numerose testimonianze della festa che ne è seguita) dedicati al grande studioso e realizzato ai Laboratori delle Arti il 18 marzo 2013. Completa l’incontro, la proiezione della registrazione video realizzata dal Teatro delle Albe nel 1990, con protagonista Claudio Meldolesi che recita il canto di Ulisse a Dakar.

In dicembre sono previste una serie di manifestazioni dedicate al premio Nobel per la Letteratura 2004, la scrittrice e drammaturga austriaca Elfriede Jelineck, nell’ambito del Festival Focus Jelineck. Mercoledì 3 dicembre i Laboratori delle Arti ospitano, dalle 15 alle 20, il convegno internazionale “(S)pettinare la realtà. Sulle scritture di Elfride Jelineck” a cura di Elena Di Gioia e Claudio Longhi, con la partecipazione di studiosi da varie università, oltre a testimonianze e performance di numerosi artisti e compagnie teatrali. È previsto inoltre un laboratorio condotto dal regista Claudio Longhi sul teatro della Jelineck, riservato agli studenti universitari, il cui esito finale si svolge lo stesso 3 dicembre, alle 21, sempre ai Laboratori delle Arti.

Ancora il 3 dicembre, in Palazzo Marescotti, riprende il progetto "Tesori ritrovati", dedicato al recupero e alla valorizzazione di musiche di grande interesse storico, stilistico ed esecutivo del nostro territorio e dedicato quest’anno al Sei-Settecento musicale emiliano. Con due conferenze-concerto curate e condotte da Romina Basso ed Elisabetta Pasquini, che includono esecuzioni dal vivo di musiche edite e inedite, in preparazione della collana "Tesori musicali emiliani". In particolare, la prima conferenza  (3 dicembre ore 16,30-19) si concentra su “Musiche profane di Domenico Gabrielli” con gli interpreti: Vittoria Giacobazzi (soprano), Riccardo Castagnetti (continuo); la seconda (10 dicembre, ore 16,30-19) sarà invece su “Musiche sacre di Domenico Gabrielli, Giambattista Martini, Giacomo Antonio Perti e Giovanni Paolo Colonna”, con la partecipazione di Francesco Lora e interpreti gli allievi della classe di canto rinascimentale e barocco del Conservatorio di musica “Francesco Venezze” di Rovigo, insieme a Francesco De Poli (basso-baritono) e Riccardo Castagnetti (continuo).

Proseguono anche quest’anno, inoltre, gli incontri pubblici con attori protagonisti del panorama cinematografico, in collaborazione con la Cineteca di Bologna che abbina la proiezione di film al Cinema Lumière. Il progetto “Attrici e attori incontrano il pubblico”, a cura di Sara Pesce, vede protagonisti quest’anno due intensi attori di matrice partenopea: Silvio Orlando, interprete di fine versatilità per i principali registi italiani, da Moretti a Salvatores, Mazzacurati, Lucchetti, Avati. All’incontro (lunedì 15 dicembre, ore 18 ai Laboratori delle Arti), condotto da Sara Pesce, intervengono gli studiosi Laura Mariani e Cristina Jandelli. Seguirà, ore 20 al Cinema Lumière la proiezione del film “Il Caimano” di Nanni Moretti. Poi Iaia Forte, toccata dall’Oscar come interprete de "La grande bellezza", è stata attrice di riferimento di Toni Servillo, Pappi Corsicato, Carlo Cecchi e Mario Martone. All’incontro (mercoledì 17 dicembre, ore 16 ai Laboratori delle Arti), con Sara Pesce, interviene Laura Mariani. Seguirà, alle 18, la proiezione del film “Paz” di Renato De Maria al Cinema Lumière.

Lunedì 19 gennaio, alle 21, c'è invece un incontro con Gabriele Vacis, fra i più significativi registi teatrali italiani, fondatore della compagnia torinese Laboratorio Teatro Settimo e ideatore di inediti formati scenici e televisivi. L’incontro pubblico con Vacis, in dialogo con Marco De Marinis e Gerardo Guccini, apre il laboratorio condotto dal regista con un gruppo di studenti dell’Università di Bologna, il cui esito finale pubblico sarà presentato sabato 24 gennaio, alle 21, sempre ai Laboratori delle Arti.

Si segnala anche un’iniziativa della Best Union Company con la collaborazione del CIMES. Quattro serate dimostrative di altrettanti laboratori teatrali, organizzati negli anni scorsi dal CIMES per gli studenti universitari e affidati a registi di rilievo, quali: Claudio Longhi, Gabriele Vacis, Andrea Paolucci, Marco Martinelli. Le serate sono in programma il 5 dicembre, il 5 febbraio, il 10 aprile e l'8 maggio, sempre alle 21 all’Oratorio San Filippo Neri.

Infine, resta in programma come da tradizione la tavola rotonda musicologica che si svolge nell’ambito dell’assemblea annuale del SagGEM, Gruppo per l’Educazione musicale del «Saggiatore musicale» - Meeting di pedagogia e didattica della musica. La tavola rotonda pubblica (giovedì 19 marzo, alle 16, in Palazzo Marescotti), dedicata a “Insegnare oggi la musica jazz: metodi e prospettive” è a cura di Paolo Cecchi e vede la partecipazione di musicisti, musicologi e docenti.