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I confini d’Italia. Geografie della nazione dall'Unità alla grande guerra

Autore: Matteo Proto

Editore: Bonomia University Press

Prezzo: 25 euro

Il volume discute il contributo delle scienze geografiche alla costruzione del sentimento identitario nazionale

Il libro di Matteo Proto indaga il ruolo di geografi, studiosi e accademici locali nella costruzione dell'identità nazionale, analizzata a partire dai protagonisti di questa fase storica, dal contesto formativo, ideologico e culturale, dalle loro tesi, dall’approccio teorico e metodologico, dai risultati finali e dai mezzi di divulgazione. Il cuore della ricerca è la produzione cartografica intesa come strumento mediatico per l’educazione e la propaganda.

Il volume si apre con un’introduzione teorica e metodologica sul rapporto fra storiografia e pensiero geografico, con particolare riferimento alla cartografia, allo sviluppo dei concetti spaziali e al rapporto fra scienze geografiche e nation building. Il secondo capitolo analizza il contributo dei geografi all’avventura coloniale dell’Italia e alla causa dell’irredentismo, dagli ultimi anni del secolo XIX fino alla prima guerra mondiale. Il terzo capitolo affronta il problema dell’unità geografica e come questa fu definita dai geografi attraverso la teorizzazione del concetto di regione. Il quarto è dedicato alla diffusione delle idee geografiche attraverso la cartografia e il loro impatto nella società. Infine, l’ultimo capitolo indaga il ruolo della geografia nel produrre nuove visioni spaziali successive ai trattati di pace del 1919 con cui si fissarono i confini dell’Italia lungo lo spartiacque alpino.