Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Incontri e iniziative Per la legalità e contro le mafie: la giornata di Libera in città

Per la legalità e contro le mafie: la giornata di Libera in città

A Bologna la ventesima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Dopo il corteo tanti seminari tematici nelle sedi dell'Alma Mater

Sabato 21 marzo a Bologna si celebra la ventesima edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa dall’associazione Libera e Avviso Pubblico. Un appuntamento per celebrare la memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie: più di 900 nomi - e molti altri mancano all'appello perché impossibili da conoscere e da contare - tra semplici cittadini, magistrati, giornalisti, membri delle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali, morti per mano delle mafie solo perché con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.

Un grande corteo attraverserà la città sabato mattina, dallo Stadio Dall'Ara fino a Piazza VIII agosto, dove saranno letti tutti i nomi delle vittime delle mafie, delle vittime del rapido 904, delle stragi del 2 agosto 1980 a Bologna e di Ustica il 27 giugno 1980. Poi, dalle 14,30, ci sarà spazio per un ricco programma di spettacoli, laboratori e di seminari tematici, molti dei quali ospitati all'interno dell'Università di Bologna, tra la Scuola di Giurisprudenza, la Scuola di Economia, Management e Statistica, il Complesso Belmeloro, il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi e l'Aula absidale di Santa Lucia.

La ventesima edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie arriva al termine dei Cento Passi promossi di Libera: appuntamenti su legalità e lotta alle mafie che nelle scorse settimane hanno animato tutta la regione. E che hanno coinvolto anche l'Alma Mater con un incontro alla Scuola di Giurisprudenza dedicato al riutilizzo sociale dei beni confiscati in Emilia Romagna, realizzato in collaborazione con il master in Gestione e riutilizzo dei beni e aziende confiscati alla mafia "Pio La Torre".