Quattro spettacoli teatrali di quattro autrici drammatiche, due italiane, Magdalena Barile e Sara Sole Notarbartolo, e due svedesi, Katarina Carlshamre e Mia Törnqvist, realizzati con nove attori tutti italiani. È "Italia-Svezia 2-2", il progetto curato da Laura Mariani e Vanda Monaco Westerståhl per la Soffitta 2015 che andrà in scena dal 13 al 17 aprile ai Laboratori delle Arti dell'Università di Bologna e all'Arena del Sole.
Quattro sguardi femminili diversi, su vite di europei di oggi, nativi e immigrati, tra odio, amore, infanticidi, slittamenti della memoria e delle relazioni familiari. Le quattro scrittrici, pur nella loro diversità, hanno in comune una percezione nuova delle parole e delle immagini mentali e quindi una percezione diversa degli incroci fra stili e linguaggi. Conflitti che passano attraverso i corpi degli attori, che vivono vite diverse di trasmigrazioni e di incontri: da Cristina Donadio, le scene napoletane, a Debora Zuin, le scene milanesi, da Vanda Monaco Westerståhl, le scene svedesi e americane, ad Arturo Muselli, le scene londinesi del West End.
Si comincia lunedì 13 (ore 21) ai Laboratori delle Arti con "La tua Istanbul", di Mia Törnqvist. Una storia di emigrazioni, spostamenti e conflitti che nascono nella quotidianità tra Yavuz, padre attore e anarchico, un figlio Selim non parla più il turco, l'altro figlio Recep frequenta la moschea e Klara, svedese. Martedì 14 ci si sposta nella sala Thierry Salmon dell'Arena del Sole per "Sueño #4", spettacolo di Sara Sole Notarbartolo. In una città forse del Sud Italia: Ninetta è in partenza. Si addormenta, sua madre Morgana, un miraggio, la sveglia per aiutarla a ricordare perché è lì. Ninetta vede il suo Pepe partito per la guerra, il padre scomparso, il fratellino Paco.
Di nuovo ai Laboratori delle Arti mercoledì 15 con "La morte è un punto" di Katarina Carlshamre. Siamo in un'ospedale psichiatrico o forse in una stanza che lo sguardo della protagonista trasforma in ospedale, ricordando l'infanticidio commesso anni prima? Madri che uccidono. Infanticidi che raccontano la trasformazione, oggi più complessa, del corpo della donna nel corpo di madre. La madre che si diventa e la madre che ci ha generati. Infine, di nuovo all'Arena del Sole, giovedì 16, con "Fine famiglia" di Magdalena Barile: una famiglia in dissoluzione intorno a una rassicurante torta di Natale. Questa dissoluzione segna la fine della famiglia come istituzione o è provocata da individui incapaci di vivere insieme?
Il progetto "Italia-Svezia 2-2" si conclude poi venerdì 17 aprile con un'incontro ai Laboratori delle Arti insieme ad autrici, attori, studiosi e pubblico. Partecipano, fra gli altri, Stefano De Stefano e Lorenzo Donati. Coordina Laura Mariani.