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Il genocidio degli armeni nelle foto di Armin T. Wegner

A cent'anni dalla strage che costò la vita a più di un milione e mezzo di persone, l'Archivio Storico dell'Alma Mater mette in mostra gli scatti dell'ufficiale tedesco che osò denunciare le violenze compiute dal governo dei Giovani turchi


Il racconto terribile del genocidio degli armeni visto attraverso gli scatti dell'ufficiale tedesco Armin T. Wegner. È la mostra che l'Archivio Storico dell'Università di Bologna allestisce dal 16 al 30 aprile al Dipartimento di Storia Culture Civiltà. Un'ottantina di scatti che raccontano la strage perpetrata cento anni fa, nel 1915, dal governo dei Giovani turchi, costata la vita a più di un milione e mezzo di persone e considerata il primo genocidio del ventesimo secolo.

Armin T. Wegner è stato testimone oculare del genocidio degli armeni e con grande coraggio osò denunciare le stragi compiute nel corso della Prima Guerra Mondiale all’interno dei confini dell’Impero Ottomano, fotografando, a rischio della vita, le condizioni dei deportati armeni costretti a marciare lungo i deserti del sud dell’Anatolia, verso la morte.

La mostra sarà inaugurata giovedì 16 aprile alle 11 nell’Aula Capitani del Dipartimento di Storia Culture Civiltà con la presentazione della curatrice Anna Maria Kuciukian Samuelli e con la conferenza di Marcello Flores "Conoscenza e rimozione del genocidio armeno".

Assieme ai circa ottanta scatti presentati, la mostra è corredata di carte geografiche e schede storiche e documenta anche l’impegno di Armin T. Wegner nella difesa dei diritti civili e il suo sforzo di far conoscere al mondo quanto era accaduto nei deserti dell’Anatolia.