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Tutti “I Libri che…” alla Biblioteca di Discipline Umanistiche

Torna l’appuntamento con Ex Libris: cinque incontri per parlare delle diverse forme di trasmissione del sapere, dalla letteratura più classica al fumetto


Libri che si leggono, si scrivono, si studiano, si sfogliano, si digitalizzano… E si potrebbe proseguire all’infinito. Sono loro i protagonisti dell’edizione 2015 di Ex Libris
, ciclo di seminari organizzato alla Biblioteca di Discipline Umanistiche dell’Università di Bologna. “I libri che…” – questo il titolo della rassegna – è un appuntamento rivolto agli  studenti e ai docenti dell’Ateneo e a chi, in generale, è impegnato nella lettura, nello studio e nella scrittura. Cinque incontri, il 12, 19 e 26 novembre e il 3 e il 10 dicembre durante i quali lettori e autori, studenti e professori, editori e librai rifletteranno insieme sulla natura e sulle forme del libro nei diversi campi disciplinari.

Il primo appuntamento è con “La memoria dei libri e i libri della memoria”, insieme agli autori Francesco Cataluccio e Francesco Recami. Si prosegue poi con “Storie di uomini e di libri”, insieme a Mario Andreose, direttore letterario di RCS Libri, e Riccardo Fredriga, ricercatore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Alma Mater. L’ultimo incontro di novembre è “Libri a strisce. Linus compie 50 anni” con Annamaria Gandini, fondatrice della storica “Milano libri” a cui si deve la pubblicazione di “Peanuts” in Italia e l’ideazione della rivista “Linus”, il grafico Salvatore Gregorietti e Paolo Interdonato, autore del volume “Linus. Storia di una rivoluzione nata per gioco”.

Il 3 dicembre si parlerà di “Forme diverse dei libri”, con Andrea Angiolini, direttore editoriale de Il Mulino, e Fabio Vitali, del Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria. Infine, il 10 dicembre, Paolo Tinti e Paola Vecchi, del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, parleranno di “Come leggere? In piedi, seduti, sdraiati, a cavallo”.

L’iniziativa è promossa dalla Biblioteca di Discipline Umanistiche con il sostegno dell’Ateneo e della Scuola di Lettere e Beni Culturali.