Logo d'ateneo Unibo Magazine

Le annotazioni segrete di Boccaccio all’Odissea di Omero

Un evento organizzato dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica per discutere dei più recenti ritrovamenti di manoscritti autografi: tra questi anche le postille dell’autore del Decameron su una copia dell’Odissea scoperte dallo studioso Marco Cursi


Una giornata di studi sui più recenti ritrovamenti di manoscritti autografi di letterati italiani.
Da Dante, Petrarca e Boccaccio fino agli umanisti, il 3 dicembre, dalle 10,15 nell’Aula Pascoli del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, si parlerà del rapporto tra scrittura, lettura dei classici e diffusione dei testi letterari.

Tra gli ospiti della giornata Marco Cursi, professore di Paleografia dell’Università La Sapienza di Roma, che ha recentemente scoperto alcune postille autografe di Giovanni Boccaccio ad Omero. Proprio grazie alla paleografia è riuscito ad individuare le annotazioni dell’autore del Decameron ai margini di una copia dell’Odissea, in mezzo alle postille di Petrarca, suo amico e maestro.

Una scoperta avvenuta per caso: lo studioso stava studiando la scrittura di Pietro Bembo, quando ha avuto l'idea di dare un’occhiata ai codici omerici di Leonzio, utilizzati da Boccaccio per studiare l’Odissea. “Un codice già noto per la presenza di cinque postille autografe di Francesco Petrarca – ha spiegato Cursi – ma nessuno vi aveva mai individuato la mano di Boccaccio”. Lo straordinario ritrovamento è un’eccezionale testimonianza del suo modo di leggere ed intendere i classici, Omero in particolar modo.

Il convegno, che vedrà anche gli interventi di studiosi dei manoscritti della letteratura italiana provenienti da numerose università italiane, come la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Università di Firenze e l’Università di Cassino, è stato organizzato da Giuseppina Brunetti, professoressa di Filologia romanza dell’Alma Mater, con il sostegno della Association Paléographique Internationale.