Le mafie restituiscono il maltolto. Martedì 17 marzo alla Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Bologna è in programma una conferenza dedicata al riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata in Emilia Romagna. L'appuntamento è uno dei "Cento passi" che l'associazione Libera organizza in vista della ventesima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si terrà sabato prossimo 21 marzo a Bologna e che coinvolgerà tra l'altro diversi luoghi dell'Alma Mater con seminari, incontri e laboratori.
L'appuntamento a Giurisprudenza prende le mosse dai vent'anni ormai trascorsi dall'entrata in vigore della legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Le tante buone pratiche ed esperienze positive realizzate dimostrano che i patrimoni recuperati alla criminalità organizzata costituiscono risorse ordinarie per il rafforzamento delle politiche di welfare, per la crescita dell'economia sociale e per la coesione territoriale. La conferenza vuole essere quindi un'opportunità per aprire spazi di discussione e confronto e per raccogliere esperienze, criticità, nuove idee, buone prassi e indicazioni di modifica legislativa. Partecipano referenti di Libera, esponenti del mondo giudiziario bolognese e studiosi legati al master Unibo in Gestione e riutilizzo dei beni e aziende confiscati alla mafia.
E l'incontro anche l'occasione per presentare le campagne “Libera il Welfare. I beni confiscati per l'inclusione sociale” e “Impresa bene comune. Il Made in Italy dell'antimafia: le aziende confiscate per il lavoro vero” relative al riutilizzo dei beni immobili per le politiche sociali (accoglienza, reinserimento lavorativo e servizi alla persona) e alla gestione delle aziende sequestrate e confiscate.