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Memoria al futuro con il primo concerto di Musica Insieme COntemporanea

FontanaMIX/Trio protagonista della XII edizione di MICO con il violinista Valentino Corvino, il violoncellista Sebastiano Severi e il pianista Stefano Malferrari

Inaugura giovedì 26 gennaio, alle 20.30, presso l’Oratorio di San Filippo Neri, la XII edizione di MICO - Musica Insieme Contemporanea. Protagonista del primo concerto sarà il FontanaMIX/Trio, i cui membri appartengono all’omonima compagine bolognese, tra le più interessanti nell’ambito della contemporanea, e da tempo vero e proprio ensemble in residenza di MICO. Il violinista Valentino Corvino, il violoncellista Sebastiano Severi e il pianista Stefano Malferrari proporranno un programma dal titolo Memoria al futuro, che spazia tra le musiche di Rihm, Sciarrino, Ravel, Guarnieri, Guastella e Gentilini (gli ultimi tre autori, dei qualiascolteremo brani di recente composizione, saranno presenti in sala in occasione del concerto).

Il FontanaMIXensemble partecipa a numerosi festival italiani di musica contemporanea, quali REC di Reggio Emilia, Biennale Musica di Venezia, Festival Milano Musica, e compare nelle maggiori sale italiane ed europee. Collabora con autori e interpreti quali Sylvano Bussotti, Kaija Saariaho, Gilberto Cappelli, Monica Bacelli e Giulio Castagnoli. Negli anni FontanaMIX ha dedicato ampio spazio ai ritratti dei più importanti compositori del panorama internazionale: da Wolfgang Rihm a Jonathan Harvey, George Crumb, Ivan Fedele, Sofia Gubaidulina, Georges Aperghis, Gérard Grisey, György Kurtág, ritratti che Musica Insieme ha regolarmente ospitato nei suoi cartelloni.


“La memoria custodisce il silenzio, ricordo del futuro” è il titolo del concerto deriva da questa citazione tratta da Un re in ascolto di Luciano Berio e condensa in un’epigrafe le profonde connessioni delle composizioni proposte con il grande repertorio. Così Wolfgang Rihm nella sua trilogia Fremde Szene, di cui viene eseguita la terza “scena”, si propone di esprimere nella contemporaneità quel lirismo soggettivo del quale Schumann era maestro. Allo stesso modo, Cristian Gentilini in The Airy Violin si ispira a Bach, con una sorta di rilettura post-tonale della suite barocca. A una memoria pittorica è ispirato invece Melencolia I di Salvatore Sciarrino: l’omonima incisione di Alfred Dürer, che rappresenta la situazione intellettuale dell’artista, la malinconia del genio creativo. Une vague peut en cacher une autre di Virginia Guastella rimanda invece al Trio di Maurice Ravel che conclude il concerto. «Con l’aiuto di 35 gradi almeno, lavoro al trio – scriveva il compositore – malgrado i numerosi intrattenimenti: pelota basca, fuochi di St-Jean, toros de fuego e altre pirotecnie». Firmato nel 1914 appena prima della Grande Guerra, riunisce nelle sue pagine la perfezione neoclassica dell’autore, le suggestioni popolari della musica basca come i complessi intrecci metrici della poesia malese. Un tempo imprigionato è invece quello creato da Adriano Guarnieri in Sospeso d’incanto n. 3, in cui il materiale armonico genera una costante trasformazione timbrica, una memoria al futuro delle sonorità del pianoforte.

I biglietti per tutti i concerti di MICO saranno in vendita il giorno del concerto a partire dalle 19.30 presso l’Oratorio di San Filippo Neri: posto unico € 10 – abbonati Musica Insieme, studenti Università e Conservatorio, Under 26 € 5.