Sono disponibili i risultati del sondaggio GoToUnibo dell’Alma Mater che mostrano come la comunità universitaria sia sempre più orientata verso forme di mobilità sostenibili. Grazie ai dati raccolti e al progetto realizzato con il contributo scientifico e metodologico del gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Luca Pietrantoni, supportato dalla collaborazione del dott. Marco De Angelis e il coordinamento del Mobility Manager di Ateneo Roberto Battistini, l’Ateneo potrà pianificare nuove azioni per la mobilità sostenibile e l'accessibilità agli spazi universitari.
Dal sondaggio è emerso che il 31,5% degli intervistati utilizza il treno come modalità principale per raggiungere l’Università, il 19,4% il bus e il 17,5% percorre il tragitto a piedi. Segue l’utilizzo della bicicletta (15,7%), dell’automobile (12,5%) e della moto o dello scooter (3,2%). La metà dei partecipanti dichiara di raggiungere l’Università adottando soluzioni di viaggio multimodali, in particolare studenti e personale TA. La tipologia di viaggio unimodale più utilizzata per raggiungere l’Università è il percorso a piedi (17%), seguita dalla bicicletta (11%), mentre tra le strategie multimodali più utilizzate emergono la sequenza bus-a piedi (7%), automobile-treno-piedi (10%).
I partecipanti che si muovono a piedi, in bicicletta e in moto o scooter esprimono una soddisfazione allo spostamento alta, coloro che si muovono in automobile e autobus riportano una soddisfazione allo spostamento media-alta, mentre i rispondenti che utilizzano tipicamente il treno esprimono una soddisfazione media.
Le modalità di spostamento attive (a piedi e bicicletta) sono percepite come le più affidabili, salutari, rilassanti, economiche e sostenibili per l’ambiente. L’automobile e lo scooter sono percepiti tra le più flessibili e quelle che rendono particolarmente autonomi gli utilizzatori. Treno e autobus risultano le meno flessibili, rilassanti e piacevoli e le più utilizzate dai partecipanti.
Il 58% utilizza lo smartphone almeno qualche giorno a settimana per ottenere informazioni riguardo il tragitto da fare, usando settimanalmente app come Google Maps (56%) e Trenitalia (29%). Due persone su tre sono intenzionate ad utilizzare in futuro servizi di carpooling e car sharing, e la metà mostra interesse per l'uso del bike sharing nel tragitto Casa-Università. L’80% ritiene prioritario agevolare il trasporto pubblico per gli studenti, il 58% invece sostiene che sia importante migliorare l’accessibilità degli autobus verso le sedi universitarie, il 55% invece migliorare le infrastrutture dedicate ai ciclisti, il 45% chiede di eliminare le barriere architettoniche.
I risultati hanno, quindi, messo in evidenza i comportamenti e le percezioni sottese alle scelte di mobilità della comunità universitaria che impattano sulla qualità di vita degli studenti e del personale universitario. Spostamenti che in generale assumono un ruolo rilevante nel difficile equilibrio tra tempi di vita privata e tempi di studio/lavorativi, aspetti fondamentali per un’organizzazione complessa come l’Università di Bologna.
Conoscere gli atteggiamenti relativi alla scelta del mezzo, l’intenzione ad adottare nuove forme di mobilità condivisa così come indagare il ruolo delle abitudini nel percorso Casa-Università sono aspetti ormai utili quanto necessari per comprendere a fondo quali siano le dinamiche sottostanti la presa di decisione della modalità di trasporto adottata, gli eventuali limiti e in particolare, le potenziali direzioni verso cui guardare per stimolare sempre più una scelta sostenibile e a favore del benessere della comunità.