Le ciliegie nate dalla ricerca dell'Università di Bologna diventano IGP. Quando mancano ormai pochissimi giorni dall'inizio della raccolta, le Sweet conquistano un nuovo sigillo: il marchio europeo di Indicazione Geografica Protetta IGP. Un importante riconoscimento di qualità che arriva ad appena cinque anni dalla messa a punto delle nuove varietà dell'Alma Mater.
Il sistema delle denominazioni di qualità dell’Unione Europea, del resto, premia l’Italia, il paese europeo con il maggior numero di prodotti agro alimentari a denominazione di origine (DOP) e a indicazione geografica (IGP). A livello regionale, poi, l’Emilia-Romagna detiene, con 44 eccellenze agricole, il record europeo di certificazioni di prodotti DOP e IGP, a testimonianza della grande qualità delle produzioni e dello stretto legame che unisce queste prelibatezze al proprio territorio di origine.
"Questo legame - conferma Stefano Lugli, uno dei papà delle ciliegie Sweet - è un matrimonio perfetto per le ciliegie Made in Unibo, nate e cresciute a Vignola, capitale delle ciliegie di qualità. Il marchio di origine IGP assegnato alle Sweet avrà certamente una positiva ricaduta sul sistema produttivo locale e fornirà un ulteriore strumento di garanzia ai consumatori grazie ad un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare certamente più elevato rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato".
Nel frattempo, stanno per arrivare anche le amarene dell'Università di Bologna. Grazie ad una collaborazione internazionale con la Cornell University, i ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Alma Mater hanno infatti messo a punto una nuova varietà di super-amarene italo-americane chiamata Rio Cerca: amarene del tutto naturali ma grandi come duroni e dalla polpa più consistente, ideali per composte e marmellate.
Dopo una prima sperimentazione nell'azienda agraria dell'Ateneo, un secondo impianto sperimentale è stato realizzato presso l'azienda agricola Piombini Ivo, a Casinalbo, in provincia di Modena, e i primi frutti sono in dirittura d'arrivo. La nuova varietà di amarena è coltivata con un innovativo sistema di coltivazione - unico in Italia - che utilizza impianti pedonali, cioè a misura d'uomo: tutte le operazioni, dalla potatura alla raccolta, sono svolte da terra, senza l'uso di scale o carri.