Per il 2018 l’organizzazione ONE, che si occupa della lotta alla povertà estrema e contro le malattie prevenibili, ha scelto 40 giovani provenienti da tutta Italia per partecipare al programma annuale che li vedrà protagonisti e impegnati in tutte le attività di sensibilizzazione in tema di cooperazione allo sviluppo. Tra questi c’è anche Silvia Race, studentessa del secondo anno di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, che selezionata come Youth Ambassador, lavorerà a Bologna e incontrerà rappresentanti politici locali, si recherà in Parlamento e organizzerà eventi nella sua comunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sui risultati degli aiuti pubblici allo sviluppo nei paesi più poveri.
Silvia Race e gli altri Giovani Ambasciatori provenienti da tutta Italia si sono messi subito all’opera partecipando a un’azione di campagna nelle strade di Roma. In contemporanea con centinaia di altri membri di ONE in Europa, i giovani attivisti italiani hanno coinvolto i passanti chiedendo loro di firmare una lettera aperta che esorta i leader mondiali a mettere donne e ragazze al centro dell’agenda politica internazionale. Lettera che in un solo giorno è stata firmata da oltre 55.000 persone.
“E’ importante che ci mettiamo in gioco e chiediamo ai nostri leader di fare la propria parte nella lotta contro la povertà estrema. – ha detto la studentessa Silvia Race - Sono molto orgogliosa di essere stata selezionata per il programma Youth Ambassador che mi permetterà di impegnarmi per ottenere un cambiamento concreto per le persone che vivono in condizione di povertà. Voglio inoltre dimostrare ai miei concittadini che fare campagna su questi temi può essere facile e che, se ci uniamo e facciamo sentire la nostra voce, riusciremo a costruire un futuro migliore per tutti!”
ONE è un’organizzazione sostenuta da oltre 9 milioni di membri, tra i quali 70.000 in Italia, che opera con campagne e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa. Apolitica, ONE mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lavorare di concerto con i leader politici per combattere l’AIDS e le malattie prevenibili, aumentare gli investimenti per l’istruzione, l’agricoltura e l’alimentazione e chiedere ai governi maggiore trasparenza nei programmi di lotta alla povertà.