'Smanettone' di computer fin da piccolo e appassionato pilota di moto d’acqua. Si definisce così Daniele Piscaglia, studente dell’Università di Bologna premiato come 'bravissimo', nel corso della cerimonia dedicata agli studenti meritevoli dell’Alma Mater, per i risultati ottenuti nel 2017 in ambito sportivo. Oltre ad essere al terzo anno del corso di laurea triennale in Ingegneria Informatica, Daniele è infatti un campione di moto d’acqua nella categoria ski, nella quale i veicoli vengono guidati in piedi. Il 21enne di San Mauro Pascoli lo scorso anno ha conquistato il campionato italiano nella categoria F2 e si è posizionato settimo in quello mondiale.
A trasmettere a Daniele la passione per le moto d’acqua sono stati il padre, anche lui pilota, e il fratello Nicola, che lo ha iniziato al mondo delle corse e con cui condivide adesso esperienze e vittorie. Nicola Piscaglia è infatti arrivato subito dopo il fratello nel campionato italiano del 2017, ottenendo il secondo posto.
“Ho cominciato a correre - racconta Daniele - appena ho raggiunto i 16 anni, l’età minima, salendo di anno in anno nelle varie categorie, divise in base alla potenza di motore. Mi sento sempre più legato a questo sport, ormai è diventato una parte fondamentale di tutto ciò che faccio”. “È un’attività - continua il campione - molto impegnativa ma tutta la fatica viene ripagata non appena si scende in acqua per praticare uno degli sport più belli, divertenti e competitivi che ci sia”.
Per Daniele non mancano le sfide. La prossima è la conquistata del campionato italiano di ski F1 - moto modificate ad alto livello che risultano essere le più potenti e veloci -, nel quale il bravissimo dell’Alma Mater si trova attualmente in terza posizione nella classifica temporanea.
Oltre allo sport, però, c’è anche lo studio. “Non è semplice conciliare moto e studio, soprattutto durante i mesi estivi quando ci sono più allenamenti e più gare”, afferma Daniele che dimostra di avere le idee ben chiare. “Sono concentrato sulla laurea - afferma - in modo da concludere il percorso triennale ad ottobre, proseguire con la magistrale ed entrare il prima possibile nel mondo del lavoro. Spero di trovare un’occupazione che mi permetta di continuare a fare ciò che mi piace”.