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Alumni e medaglie per la tradizionale cerimonia dei Dottori di ricerca dell'Alma Mater

L'evento dedicato ai dottori di ricerca dell'Ateneo, quest'anno, vedrà sul palco una rappresentanza della famiglia di Alumni Unibo per testimoniare la grande eredità ricevuta dall'Università di Bologna, portata nel mondo con impegno e dedizione. Per l'occasione sono state create cinque medaglie che rappresentano cinque grandi personaggi di tutti i tempi che hanno portato la fama dell'Ateneo nel mondo

Francesco Petrarca, Niccolò Copernico, Accursio, Guglielmo Marconi e Laura Bassi: sono i cinque grandi personaggi individuati per premiare gli Alumni dell'Alma Mater, durante la cerimonia dei dottori di ricerca che si svolgerà, venerdì 21 giugno, nell'Aula Magna di Santa Lucia a partire dalle 16.30.

Un personaggio per ogni Alumnus e ambito di riferimento: Silvia Avallone riceverà la medaglia Petrarca per la categoria Arts and Humanities; Marica Branchesi riceverà la medaglia Copernico per la categoria Natural Science; Marco Mescolini e Beatrice Ronchi riceveranno la medaglia Accursio per la categoria Social Science and management; Francesca Mirri riceverà la medaglia Marconi per la categoria Engineering and Technology; Emanuela Palmerini riceverà la medaglia Laura Bassi per la categoria Life Science and Medicine.

Sarà un evento dal valore simbolico che l'Ateneo ha deciso di organizzare, per la prima volta, per tenere insieme la memoria dell’Alma Mater, la specificità delle varie discipline e la ricaduta sull’oggi di questa memoria. E gli studenti che riceveranno il diploma di dottore di ricerca saranno, quindi, accompagnati dalle storie degli Alumni famosi che, ogni giorno, con impegno, dedizione, studio, ricerca e lavoro operano nella società civile e rendono oggi illustre il nome dell’Alma Mater.

Così, la cerimonia dei Dottori sarà caratterizzata da un dialogo ideale tra i giovani che hanno appena terminato il loro corso di studi e gli Alumni che già hanno ottenuto ottimi risultati nei rispettivi ambiti di appartenenza. Il tutto nel nome dei grandi del passato. Ancora una volta l'Alma Mater si propone come spazio di un dialogo interculturale che si prolunga nei secoli e guarda verso il futuro.