Knowledge Transfer Office: attività e progetti in continua crescita

Tutela e valorizzazione della proprietà industriale di Ateneo, imprese spin-off e start-up: le attività del Knowledge Transfer Office dell'Alma Mater sono raddoppiate negli ultimi tre anni, mostrando un trend in costante crescita e un aumento e consolidamento del portafoglio brevettuale dell’Università di Bologna.

Il Report KTO, presentato stamattina in CDA, mostra i risultati conseguiti dal 2015 al 2018 e, quindi, la necessità di continuare a investire e a incentivare in questo ambito.

Solo nel 2018 sono state depositate 118 nuove domande di brevetto a titolarità/contitolarità dell’Ateneo (nel 2015 se ne contavano 54), tanto da contare, oggi, 373 brevetti, a tutela di 147 famiglie brevettuali (ovvero invenzioni) attive. Nello specifico, sono state depositate 42 varietà vegetali - settore in continua crescita - e sono pervenute 36 nuove potenziali invenzioni, che dovrebbero quindi portare ad una conferma del trend di crescita nei prossimi anni.

Un trend, quindi coerente con i risultati e le potenzialità di ricerca dell’Ateneo, nonché con la crescente sensibilità verso la tutela della proprietà intellettuale e, più in generale, verso il trasferimento tecnologico e la terza missione.

Anche le attività di valorizzazione dei titoli di proprietà intellettuale dell’Ateneo si mantengono su buoni livelli (14 nuovi contratti per sfruttamento titoli di proprietà intellettuale sottoscritti nel 2018), come anche l’accreditamento, a partire dal 2012, di 33 società spin off e le iniziative organizzate dall'Ateneo per diffondere e sviluppare la cultura imprenditoriale: AlmaEclub, Start ups meet Humanities, StudENT for Africa, lo Start up day, Phd creativity and entrepreneurship winter school e tanto altro.