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Al via il progetto di Fondazione Carisbo per la digitalizzazione del patrimonio archivistico e documentario

Un'iniziativa a cui ha partecipato anche l'Università di Bologna con il suo Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA) e il Digital Humanities Advanced Research Center (DH.ARC), per il riordino e la catalogazione delle opere e dei fondi documentari e la relativa digitalizzazione

E' partito il progetto della Fondazione Carisbo finalizzato a valorizzare e rendere fruibile ai cittadini e alla comunità degli studiosi il patrimonio archivistico e documentario della Fondazione, mediante la progressiva messa in rete di fondi e raccolte particolarmente significativi. L'obiettivo è offrire una nuova esperienza di fruizione dei documenti, per mezzo anche di percorsi tematici e nuovi strumenti di ricerca.

Nell’ambito del vasto patrimonio archivistico e documentario conservato nella biblioteca di San Giorgio in Poggiale, sotto la guida di Pierangelo Bellettini, sono stati individuati i fondi archivistici e le raccolte documentarie più idonei ad essere pubblicati e valorizzati nel progetto di digital library che, in stretta connessione con ulteriori risorse digitali di altri istituti culturali già in rete, consenta di offrire un effettivo contributo di informazioni e di conoscenze al pubblico.

Il progetto Digital humanities è promosso dalla Fondazione Carisbo, con la supervisione della Soprintendenza Archivistica dell’Emilia-Romagna per il riordino e la catalogazione delle opere e dei fondi documentari, e in collaborazione con l’Università di Bologna – Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA) e Digital Humanities Advanced Research Center (DH.ARC) – per la relativa digitalizzazione.

In particolare, i ‘cantieri’ che sono stati individuati in un percorso di attività pluriennale, al via in questa seconda metà del 2019, privilegiano i fondi archivistici e le raccolte documentarie più interessanti e rari fra quelli conservati, come: la Raccolta di mille pubblicazioni bolognesi degli anni 1846-1849, la Raccolta di Francesco Matteuzzi (relativa agli anni 1846-1869), I copioni delle commedie in dialetto bolognese di Alfredo Testoni (1856-1931), Le Carte di Vittorio Puntoni (1859-1926), e la Raccolta Giuseppe Cavalieri di ex libris e biglietti da visita.

Foto: Fondo Vittorio Puntoni