“Be inclusive!!! Esperienze e buone pratiche per l’inclusione dei bambini Rom e Sinti” è il titolo della conferenza nazionale che si terrà lunedì 9 e sabato 10 settembre nella Sala Conferenze del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna e dal Comune di Bologna nell’ambito del progetto europeo RISE – Roma Inclusive School Experiences e del Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti.
L'evento sarà un'occasione per dialogare sui temi legati all'inclusione scolastica e sociale, con un focus particolare sui bambini e le comunità rom e sinti. Ci saranno interventi tecnico-scientifici, momenti di dibattito, di riflessione collettiva e di condivisione di buone pratiche e di esperienze sperimentate in diversi contesti locali. La prima giornata si concentrerà più specificamente sull'inclusione scolastica, mentre la seconda approfondirà il tema della presa in carico integrata nella rete dei servizi. L’evento è aperto al pubblico (previa iscrizione) e si rivolge principalmente a dirigenti scolastici, insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado, assistenti sociali, operatori e professionisti dei servizi educativi e sociali.
Il progetto RISE – Roma Inclusive School Experiences è finanziato nell'ambito del programma Rights, Equality and Citizenship dell'Unione Europea e vede un partenariato composto, oltre che dall'Università di Bologna che è capofila, dal Centro di Ricerca sull’Istruzione dell’Università del Minho (Portogallo), dal Centro sullo Sviluppo e l’Istruzione “Novo Mesto” (Slovenia) e dall’Istituto degli Innocenti di Firenze. A Bologna e a Bari, dove ha luogo il progetto, i partner sono i Comuni delle due città. Il progetto è pensato per promuovere una scuola più inclusiva e accogliente per i bambini e gli adolescenti rom e sinti dai 6 ai 14 anni, combattere le discriminazioni nell'istruzione e ridurre l'assenteismo e la disaffezione scolastica. Costruire un modello di scuola inclusiva per tutti è lo scopo finale: il presupposto è che l’inclusione sia un bene comune che va condiviso e che, oltre a promuovere il benessere scolastico, rappresenti la base per una società più giusta e democratica.
Il Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti - promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel quadro delle azioni del PON Inclusione 2014-2020 e realizzato in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero della salute e l’Istituto degli Innocenti - coinvolge invece tredici città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia), con vari obiettivi, fra i quali: il contrasto alla dispersione scolastica dei bambini e adolescenti e la promozione del successo formativo, il miglioramento dell’accesso ai servizi socio-sanitari e locali da parte delle comunità rom, il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle famiglie rom, sinti e caminanti, il consolidamento di una governance multisettoriale e multilivello in grado di portare avanti a livello locale l’intervento.