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Ancora una volta il Delegato d'Italia alle Nazioni Unite proviene da Unibo

Si chiama Giulia Parenti e fino a settembre 2020 coprirà l'incarico di UN Youth Delegate. E' il terzo anno consecutivo che uno studente Unibo viene selezionato per il programma organizzato dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) in collaborazione con il Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI)

Giulia Parenti, studentessa dell'Alma Mater, è la giovane delegata dell'ONU fino a settembre 2020. E' il terzo anno consecutivo che uno studente dell'Università di Bologna viene selezionato per ricoprire questo ruolo altamente formativo.

La giovane delegata ONU parteciperà, a New York, alle riunioni formali e informali relative alla 74ma Assemblea Generale ONU e, in Italia, potrà parlarne con i coetanei presso scuole, università, eventi nazionali e internazionali per condividere l'esperienza e allo stesso tempo raccogliere proposte e istanze.


Nelle scorse edizioni, sono stati giovani delegati dell'ONU gli studenti dell'Alma Mater Giuseppina De Marco (2017/2018) e Pietro Fochi (2018/2019). Adesso è la volta di Giulia Parenti, iscritta al secondo anno della Laurea Magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna, Campus di Forlì.

"Durante i miei anni di liceo classico - racconta Giulia - ho partecipato a numerosi scambi internazionali e a simulazioni ONU in tutto il mondo che hanno suscitato in me interesse, passione e curiosità per le relazioni internazionali...La mia ferma convinzione nella necessità di abbracciare sempre nuovi punti di vista per arrivare ad avere uno sguardo diverso sul mondo ha portato me, insieme ai miei ex compagni di università, a fondare la Global Governance B.A. Alumni Association, che punta a mantenere lo spirito e i valori del corso nell’ambito professionale.

Le mie esperienze (conferenze all’estero come relatrice per la Società “Dante Alighieri”, Erasmus alla SOAS di Londra, corsi di perfezionamento come analista Euro-mediterraneo, esperienze di volontariato, stage e collaborazione con l’Ufficio UNESCO del MIBACT e partecipazione al G7 della Cultura, oltre a vari progetti universitari) mi hanno fatto comprendere che le diverse espressioni culturali possono essere un ottimo strumento per stabilire relazioni diplomatiche più strette, riscoprendo valori fondamentali e individuando e risolvendo i problemi del nostro tempo.

L’opportunità e l’onore che ho di ricoprire il ruolo di UNYD mi rende consapevole di quanto gli SDGs siano importanti per la sicurezza di questo pianeta e il suo sviluppo sostenibile, nonché per garantire il futuro della mia generazione e di quelle a venire".

Il programma United Nations Youth Delegate è organizzato dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) in collaborazione con il Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI) e, ogni anno, seleziona una ragazza e un ragazzo per ricoprire il ruolo di UN Youth Delegate dell’Italia alle Nazioni Unite.