I disturbi specifici di apprendimento (DSA) impattano in modo negativo sulla qualità di vita percepita e sul benessere psicologico non solo dei bambini e degli adolescenti che ne sono affetti ma anche delle loro famiglie. A indicarlo è una ricerca coordinata da studiosi dell’Università di Bologna che mette in luce quanto sia importante affiancare ai già diffusi interventi di tipo scolastico forme di supporto psicologico indirizzate alle famiglie.
I DSA sono disturbi del neurosviluppo che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione e interferiscono con l’apprendimento di alcune abilità specifiche come leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. Lo studio – pubblicato sulla rivista Research in Developmental Disabilities – è stato condotto su un campione di 30 bambini e adolescenti tra gli 8 e i 14 anni e le loro madri, ed è uno dei primi ad indagare l’impatto dei DSA sulla qualità della vita a livello familiare.
DSA E BENESSERE PSICOLOGICO
Analizzando i dati raccolti, i ricercatori hanno evidenziato che bambini e adolescenti con DSA presentano livelli di benessere psicologico significativamente più bassi rispetto ai loro coetanei, soprattutto in relazione alla dimensione emotiva e scolastica: stati di ansia generalizzata, ansia collegata alla scuola, depressione e difficoltà comportamentali e socio-emotive. Inoltre, se la loro percezione per quanto riguarda le competenze sociali legate alla famiglia e al rapporto con gli altri è generalmente positiva, la loro autostima in campo scolastico è invece inferiore rispetto a quella dimostrata dai loro pari.
E questa condizione finisce per coinvolgere anche il benessere psicologico delle famiglie. Le madri dei bambini e dei ragazzi affetti da DSA oggetto dell’indagine presentano infatti nel 50% dei casi elevati livelli di stress collegati alla situazione familiare, mentre l'80% di loro dichiara di non sentirsi in grado di aiutare i figli nelle attività scolastiche. Tutti elementi che indicano un’elevata probabilità di sviluppare stati di ansia o depressione.
SUPPORTO PER LE FAMIGLIE
Considerando non solo i bambini e la loro situazione scolastica ma anche il contesto familiare in cui crescono, lo studio mette quindi in luce un aspetto connesso ai disturbi specifici di apprendimento finora poco indagato. E partendo dall’osservazione dei risultati ottenuti, i ricercatori suggeriscono la necessità di affiancare al supporto fornito in ambito scolastico anche servizi di aiuto psicologico per bambini e adolescenti con DSA e per le loro famiglie.
Se infatti tali difficoltà nei figli possono generare stress nei genitori, si può ipotizzare che dando anche a madri e padri il giusto supporto si possa alzare il livello della qualità di vita percepita e del benessere psicologico a livello familiare.
I PROTAGONISTI DELLO STUDIO
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Research in Developmental Disabilities con il titolo “Health-related quality of life and psychological wellbeing of children with Specific Learning Disorders and their mothers”.
Per l’Università di Bologna hanno partecipato Maria Cristina Matteucci, che ha coordinato il gruppo di ricerca, Carlo Tomasetto e Patrizia Selleri, tutti attivi al Dipartimento di Psicologia. Hanno collaborato inoltre ricercatori dell’Università di Bolzano, dell’Università di Milano Bicocca e della Fondazione Charta.