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Rinnovo della detenzione per Patrick George Zaky: dichiarazione del Rettore Francesco Ubertini

Il Rettore dell'Alma Mater: "Questo triste sviluppo della vicenda non intaccherà in nessun modo la nostra determinazione a mantenere alta l'attenzione e l'impegno fino a quando Patrick non potrà tornare a frequentare i suoi studi"

"Tutta la nostra comunità ha accolto con profonda amarezza la notizia della mancata scarcerazione del nostro studente Patrick George Zaky, arrestato lo scorso 7 febbraio all'aeroporto del Cairo mentre tornava, in una pausa dai suoi studi, a trovare la famiglia e gli amici di sempre.

Voglio dire con forza che questo triste sviluppo della vicenda non intaccherà in nessun modo la nostra determinazione a mantenere alta l'attenzione e l'impegno fino a quando Patrick non potrà tornare a frequentare i suoi studi, a riabbracciare le sue compagne e i suoi compagni.

In queste settimane abbiamo ricevuto un ampio e vivo sostegno dal mondo universitario italiano ed europeo. La comunità accademica internazionale ha accolto e sostenuto senza esitazioni il nostro appello per la difesa, in ogni sede, e con ogni strumento, del diritto alla libertà individuale, dei diritti politici e per la tutela della libertà d’espressione. Questa grande comunità chiede ora con fermezza alle istituzioni di continuare a seguire da vicino la vicenda di Patrick Zaky, mettendo in campo tutte le azioni possibili per arrivare rapidamente ad un esito positivo.

Patrick è iscritto a un master del programma Erasmus Mundus, il master Gemma, e in quanto tale è testimone di un’Europa aperta, di quella libera circolazione di persone e pensieri che tanto hanno dato e continuano a dare per la costruzione di una società più equa e umanamente ricca. Patrick è un nostro studente, un nostro compagno di studi, un nostro allievo, e sopra ogni altra cosa è un cittadino dell’alma universitas: una comunità accademica che in quanto tale non può conoscere frontiere nazionali, non dovrebbe subire divisioni culturali né tantomeno temere che non siano rispettati i diritti della persona".