Polo Universitario Penitenziario: le iniziative di Ateneo per agevolare lo studio dei detenuti

Il Senato dell'Alma Mater ha accolto favorevolmente la proposta di avviare una nuova iniziativa formativa per i detenuti del Polo Universitario Penitenziario, e cioè un progetto di formazione linguistica all’interno della Casa Circondariale di Bologna per agevolare l’apprendimento della lingua inglese.

L'Ateneo è impegnato dal 2014 con il progetto Polo Universitario Penitenziario per favorire lo studio all’interno della struttura penitenziaria e, con la firma del nuovo protocollo d’intesa tra Università di Bologna, Provveditorato Regionale per l’Amministrazione Penitenziaria per l’Emilia-Romagna, Direzione della Casa Circondariale di Bologna, Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna di Bologna e Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori - ER.GO, dello scorso settembre 2019, si vogliono estendere ulteriormente le iniziative per agevolare i percorsi di studio dei detenuti, progettando nuove attività in collaborazione le strutture dell’Ateneo interessate.

Si è così deciso di attivare, in via sperimentale per l’a.a. 2020/2021, una selezione per un contratto di 60 ore per un formatore linguistico da dedicare all’attività di supporto all’apprendimento della lingua inglese presso la casa circondariale. Allo stesso tempo è stato predisposto un “Regolamento degli studenti volontari dell'Università di Bologna nell’ambito del progetto Polo Universitario Penitenziario” per definire il reclutamento e le attività dal punto di vista organizzativo e amministrativo a cui seguirà, nei prossimi mesi, la pubblicazione di un avviso per la raccolta delle domande degli studenti interessati a svolgere l’attività di volontari.