Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home In Ateneo Polo Universitario Penitenziario: la didattica prosegue a distanza, e arriva la...

Polo Universitario Penitenziario: la didattica prosegue a distanza, e arriva la prima laurea online

Laureato a pieni voti uno degli studenti che partecipano al progetto dell'Alma Mater pensato per favorire lo studio all’interno della Casa Circondariale di Bologna

Nonostante le molte difficoltà dovute, soprattutto nel primo periodo, all'emergenza coronavirus, stanno proseguendo le attività del Polo Universitario Penitenziario a cura dell'Università di Bologna. Tanto che questa mattina un detenuto della Casa Circondariale di Bologna ha potuto discutere, a distanza, la sua tesi, laureandosi a pieni voti.

L'attivazione della didattica a distanza anche per gli studenti del Polo Universitario Penitenziario è stata resa possibile grazie ad un accordo tra l'Alma Mater e la Casa Circondariale di Bologna, e grazie all'intervento del Cesia, l'Area sistemi e servizi informatici dell'Ateneo. I circa sessanta studenti che stanno attualmente partecipando al progetto del Polo Universitario Penitenziario hanno così potuto proseguire le attività di didattiche nonostante le restrizioni dovute all'epidemia di Covid-19. E uno di loro questa mattina ha completato il suo percorso di studi, conseguendo il titolo di Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia.

La tesi discussa dallo studente in modalità online era dedicata all'analisi di alcune pratiche culturali diffuse nel mondo latino-americano. Relatore era il professor Davide Domenici del Dipartimento di Storia Culture Civiltà. "Il lavoro presentato si concentra sulle pratiche rituali legate al culto di San La Muerte: si tratta di un fenomeno di devozione popolare molto diffuso tra gli strati marginali della popolazione, i cui bisogni spirituali riesce - per diverse ragioni - a intercettare", spiega il docente. "Siamo particolarmente felici che si sia potuta svolgere questa discussione di tesi: dopo un periodo di difficoltà dovuto all'emergenza coronavirus si è così riattivata appieno la collaborazione, mai interrotta, tra Ateneo e Amministrazione Carceraria".

L'Università di Bologna è impegnata dal 2014 con il progetto Polo Universitario Penitenziario, pensato per favorire lo studio all’interno della Casa Circondariale di Bologna. Recentemente è stato firmato un nuovo protocollo d’intesa tra Università di Bologna, Provveditorato Regionale per l’Amministrazione Penitenziaria per l’Emilia-Romagna, Direzione della Casa Circondariale di Bologna, Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna di Bologna e Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori - ER.GO, con l'obiettivo di estendere ulteriormente le iniziative per i detenuti. Primo esito del nuovo protocollo sarà un progetto di formazione linguistica all’interno della Casa Circondariale di Bologna per agevolare l’apprendimento della lingua inglese.