Adriana Iezzi, Principal Investigator del progetto ERC WRITE
Scoprire l’articolato e ricchissimo universo della Cina e le grandi trasformazioni che lo hanno attraversato negli ultimi quarant’anni attraverso uno dei suoi elementi più tradizionali e distintivi: la calligrafia. È la sfida di WRITE, nuovo progetto di ricerca finanziato dallo European Research Council (ERC) – nell’ambito del programma quadro per la ricerca Horizon 2020 – che sarà guidato da Adriana Iezzi, ricercatrice al Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna.
I caratteri cinesi e i modi con cui vengono scritti, rappresentati e utilizzati sono al centro della cultura e della civiltà della Cina. Tanto che la calligrafia – da sempre la regina delle arti cinesi – è diventata un elemento fondamentale del suo linguaggio artistico. “L’intera storia della Cina è legata a doppio filo alla storia della sua scrittura e della calligrafia”, dice Adriana Iezzi. “In età contemporanea, la calligrafia cinese ha subito una radicale trasformazione e si è evoluta in nuove forme che hanno coinvolto tutti i campi delle arti visive e performative”.
A sinistra: Luo Qi, Love Writing 21-98, 1998, olio su tela, 195×140cm, cortesia dell'artista / A destra: Luo Qi, Love Writing 19-98, 1998, olio su tela,100×81cm, cortesia dell'artista
Il progetto WRITE - New Forms of Calligraphy in China: A Contemporary Culture Mirror esplorerà come queste nuove forme di espressione basate sulla calligrafia cinese sono emerse nelle arti visive, nelle arti decorative, nelle arti performative ed anche nel mondo dei graffiti. "Analizzeremo come queste nuove forme hanno trasformato non solo la pratica creativa di molti artisti contemporanei, ma anche il linguaggio stesso della calligrafia, riflettendo le trasformazioni sociali, politiche ed economiche della Cina", dice ancora Iezzi. "E scopriremo i modi innovativi con cui hanno assorbito, sovvertito e reinterpretato idiomi tradizionali per definire un’identità artistica moderna, che partecipa al meccanismo della globalizzazione dell’arte internazionale pur rimanendo indelebilmente cinese".
Nel campo delle arti visive contemporanee, la calligrafia cinese si è trasformata ad esempio in pitture naïf, in combinazioni astratte di punti e di linee, in fotografie fatte di caratteri di luce o in videogame artistici basati su pennellate digitali. Nelle arti decorative, i caratteri hanno perso il legame con il loro significato linguistico per diventare elementi utilizzati per scopi commerciali o per dare vita a moderne linee architettoniche e di design. Le arti performative hanno visto il ritmo, il dinamismo e i movimenti armonici propri della calligrafia trasformarsi nel gesto coreografico di un balletto contemporaneo o nelle trame ritmiche di un’improvvisazione jazz. E i caratteri cinesi sono ovviamente diventati elementi centrali nell'arte dei graffiti, dove la presenza della calligrafia lungo le strade è passata da quella usata nei poster di propaganda maoisti a elaborati “pezzi” di writing.
A sinistra: Xu Bing, Art for the People, 1999, installazione di mixed media, installazione presso il Museum of Modern Art, New York, 1999. ©Xu Bing Studio / A destra: Xu Bing, Living Word, 2001, file di design, installazione di mixed media ©Xu Bing Studio
Il progetto WRITE analizzerà questo protagonismo dei caratteri e della calligrafia nel panorama artistico cinese, per mostrarne il forte collegamento con la ricca tradizione culturale della Cina. Ma anche per scoprire quanto questa tradizione sia mutata insieme agli enormi cambiamenti avvenuti all’interno del grande paese asiatico nel corso degli ultimi quarant’anni.