L’Università di Bologna e lo University College di Cork, in Irlanda, al lavoro insieme per la sostenibilità ambientale. Con una serie di visiting lecture, con indagini definire il ruolo degli spazi verdi universitari nella vita quotidiana degli studenti e con nuove metodologie per calcolare la carbon footprint degli atenei.
Entrambe le università sono nella top 10 di GreenMetric, la classifica internazionale che valuta l’impegno degli atenei per la sostenibilità ambientale. Entrambe sono anche tra le prime al mondo nel THE Impact Rankings, la classifica che monitora l’impatto degli atenei sul tessuto sociale utilizzando i parametri indicati nell’Agenda 2030 dell’ONU basata sugli SDGs. Ed entrambe sono unite da un accordo di collaborazione che sta dando vita a diverse azioni congiunte sui temi della sostenibilità.
Tra queste, è in programma un'indagine per valutare, tra studenti e studentesse dei due atenei, il senso di connessione con la natura e il verde, e i comportamenti a favore della conservazione della natura. Per farlo, a giugno e a dicembre saranno diffusi due questionari, preparati da Elvira Cicognani, direttrice del Dipartimento di Psicologia dell'Alma Mater, insieme alla collega Annalisa Setti della School of Applied Psychology di Cork.
È poi partita una serie di visiting lecture sui temi del social engagement per la sostenibilità, alla luce dei diciassette Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Gerard Mullally dello University College insieme alla professoressa Alessandra Bonoli dell'Università di Bologna hanno dialogato con studentesse e studenti dei due atenei sul ruolo degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, su come attuarli attraverso l'istruzione e sulle azioni di sostenibilità messe in campo dai due atenei.
Infine, Università di Bologna e University College sono al lavoro per definire nuove metodologie per il calcolo della carbon footprint delle università. L’obiettivo è elaborare un nuovo metodo da proporre ai gestori del ranking GreenMetric e da applicare quindi a livello mondiale per migliorare quello attualmente utilizzato dalla classifica. Sono coinvolti in questa attività il professor Claudio Lantieri e la dottoranda Margherita Pazzini del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell'Università di Bologna, insieme al Mobility manager d’Ateneo Roberto Battistini.