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I portici di Bologna patrimonio UNESCO: il contributo dell'Alma Mater

Al lungo e impegnativo percorso di candidatura per la World Heritage List, guidato dal Comune di Bologna, hanno partecipato anche diversi professori e ricercatori Unibo


"La notizia del riconoscimento dei portici di Bologna come patrimonio dell'umanità UNESCO mi riempie di gioia e di soddisfazione: è un traguardo che arriva al termine di un lungo percorso guidato con competenza e determinazione dal Comune di Bologna, a cui anche l'Alma Mater ha offerto con entusiasmo il suo contributo. I portici bolognesi sono non solo un preziosissimo patrimonio artistico e architettonico, ma sono anche un simbolo secolare di accoglienza, di incontro e di inclusione: valori che da sempre hanno definito la storia e l'anima di questa città, e della sua Università".

Queste le parole con cui il rettore Francesco Ubertini ha commentato la notizia dell'inclusione dei portici di Bologna nella lista dei siti patrimonio dell'umanità UNESCO. L'annuncio è arrivato durante la 44° sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, in corso a Fuzhou, in Cina.

Guidato dal Comune di Bologna, il lungo e impegnativo percorso per la candidatura dei portici di Bologna nella World Heritage List UNESCO ha visto infatti la partecipazione diretta anche dell'Università di Bologna. L'Alma Mater è una delle istituzioni che ha preso parte alla Cabina di Regia - con il prorettore vicario Mirko Degli Esposti - per la definizione, l'attuazione, il monitoraggio e l'aggiornamento del Piano di Gestione dei Portici, documento che è stato parte integrante del Dossier di candidatura.

Alla prima fase del percorso di candidatura hanno contribuito diversi professori e ricercatori del Dipartimento di Architettura - il direttore Fabrizio Ivan Apollonio, Fabrizio Ceccarelli, Marco Gaiani, Daniele Pascale Guidotti Magnani, Massimo Ballabeni - ma anche Rosa Smurra del Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" e la professoressa emerita Francesca Bocchi.

In seguito hanno lavorato per portare avanti la candidatura anche i professori Roberto Balzani (Dipartimento di Storia Culture Civiltà e presidente del Sistema Museale di Ateneo) e Riccardo Gulli (Dipartimento di Architettura e delegato del Rettore all'Edilizia e Sostenibilità Ambientale). E la professoressa Elisa Baroncini, responsabile di un progetto di ricerca realizzato al Dipartimento di Scienze giuridiche da cui è nato il volume "Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale mondiale nel diritto internazionale".

Pubblicato da Bononia University Press e disponibile anche in open access, il volume ospita contributi anche di Valentina Orioli, vicesindaca del Comune di Bologna e professoressa Unibo, e dell’architetto Federica Legnani, responsabile per l'amministrazione bolognese del gruppo di lavoro sui portici, che sono tra le principali artefici del riconoscimento assegnato dall'UNESCO.