È scomparsa Raffaella Farioli Campanati (11 dicembre 1934 - 9 dicembre 2021), professoressa emerita dal 2012 dell’Università di Bologna dopo oltre un trentennio di insegnamento in Archeologia cristiana e medievale.
Raffaella Farioli si è laureata con il massimo dei voti nel 1959 presso l’Università di Bologna sotto la guida di Giuseppe Bovini; è stata assistente volontario (1960-1963), assistente incaricato (1964) e assistente di ruolo (1965-1972) presso la cattedra di Archeologia Cristiana nell'Università di Bologna, negli stessi anni risultando anche vincitrice di prestigiose borse di studio (1960, Università di Belgrado, Istituto di Archeologia; 1961, Mainz, Kunstgeschichtlisches Institut der J. Gutenberg; 1964, Ercolano, Fondazione A. Maiuri; 1965, Ministero della Pubblica Istruzione).
Conseguita nel 1967 la libera docenza, nell’a.a. 1968/69 è stata professore incaricato di Antichità greche e romane e dal 1969 al 1973 di Storia dell'arte bizantina presso l’Università di Bologna. Dall’a.a. 1972/73, a seguito della vincita del concorso nazionale a cattedra in Archeologia Cristiana bandito dall’Università degli Studi di Pisa, ha svolto la propria attività di insegnamento come professore straordinario di Archeologia Cristiana presso lo stesso ateneo. Conseguito l'ordinariato, dal 1976/77 ha tenuto la cattedra di Archeologia cristiana e medievale presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Bologna, dove ha esercitato quindi per trentaquattro anni il proprio magistero, ricco di produzioni scientifiche, incarichi istituzionali di alto prestigio e di quotidiano impegno nella trasmissione del sapere.
È stata coordinatore del Dottorato di Ricerca in Archeologia Tardoantica e Medioevale con sede amministrativa unica nell'Università di Bologna e dal XIV ciclo del Dottorato di ricerca in Archeologia romana, tardoantica e medioevale, in seguito divenuto Dottorato di ricerca in Archeologia. Dal 1989 al 2006 è stata anche docente di Archeologia e storia dell'Arte tardoantica e protobizantina presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene.
Dal 1975 al 1995 è stata direttore dell’Istituto di antichità ravennati e bizantine con sede a casa Traversari in Ravenna, ove ha dato incremento al patrimonio librario della biblioteca specialistica, ha diretto gli annuali Corsi internazionali di cultura sull’arte ravennate e bizantina (dal XXV), la pubblicazione dei relativi atti, la rivista Felix Ravenna e la collana di monografie Biblioteca di Felix Ravenna; ha promosso congressi nazionali e internazionali, tra i quali il III Colloquio internazionale sul Mosaico antico (1980), il I Colloquio Nazionale dell’Associazione Nazionale per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM), i congressi internazionali La Siria araba da Roma a Bisanzio (1988, con la relativa mostra sugli scavi di Bosra) e Ideologia e cultura artistica tra Adriatico e Mediterraneo orientale (IV-IX secolo): il ruolo dell’autorità ecclesiastica alla luce di nuovi scavi e ricerche (Bologna-Ravenna 26-29 novembre 2008).
Responsabile degli scavi dell’Istituto di Antichità ravennati e bizantine in Libia (basilica di Breviglieri (el Khadra, 1968-1969), ha diretto a partire dal 1977 la pionieristica missione archeologica italiana a Bosra (Siria), svolta annualmente con il patrocinio del Ministero degli esteri e della Direzione Generale delle Antichità e dei Musei della R.A.S.; qui ha promosso anche i restauri della chiesa dei SS. Sergio, Bacco e Leonzio. A Mitropolis (Gortina, Creta) ha diretto dal 1991 al 2006, per incarico della Scuola Archeologica Italiana di Atene e in accordo con la Soprintendenza bizantina di Creta, lo scavo archeologico della basilica episcopale.
Già Presidente dell’Associazione Nazionale per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM), è stata componente del consiglio dell’Association Internationale pour l’étude de la mosaique antique (AIEMA, Paris), socio corrispondente del Deutsche Archäologische Institut (DAI, Berlin), socio effettivo dell’Istituto siciliano di Studi bizantini e neoellenici (Palermo), socio emerito della Deputazione di Storia patria per le province di Romagna (Bologna), membro onorario della Christian Archaeological Society di Atene e accademico effettivo dell’Accademia Teatina delle Scienze. Dal 1960 ha realizzato oltre 300 pubblicazioni di livello qualitativamente straordinario, tra cui sei monografie.
Raffaella Farioli ha dato un eccezionale contributo all’archeologia post-classica e verrà ricordata per gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti dalla comunità scientifica, per la fecondità del suo insegnamento, per l’impegno profuso nello sviluppo degli studi e nell’espletamento degli incarichi istituzionali ricoperti, per l’indiscutibile prestigio internazionale che la sua attività ha arrecato all’immagine dell’Alma Mater.