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Malattie croniche: come aiutare i pazienti a seguire i trattamenti farmacologici

Ci stanno pensando oltre cento studiosi di 39 paesi europei nell'ambito del progetto ENABLE: l'obiettivo è trovare soluzioni innovative per aiutare a comprendere e seguire le raccomandazioni terapeutiche per l'assunzione dei farmaci


Sensibilizzare e sviluppare soluzioni innovative per sostenere l'aderenza alle terapie farmacologiche e migliorare il loro effetto sui pazienti. È l'obiettivo di ENABLE (European Network to Advance Best practices & technoLogy on medication adherencE), progetto quadriennale finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito delle Azioni COST (European Cooperation in Science and Technology). Il progetto coinvolge più di cento studiosi da 39 paesi europei, tra cui Elisabetta Poluzzi, professoressa al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Bologna.

A causa dell'invecchiamento della popolazione si assiste a un costante aumento delle malattie croniche, che portano molte persone ad assumere farmaci a vita. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), solo il 50% dei pazienti è però in grado di seguire le raccomandazioni del medico in caso di terapia a lungo termine. La rete di studiosi del progetto ENABLE sta quindi lavorando per aiutare i pazienti a comprendere e seguire le raccomandazioni terapeutiche per l'assunzione dei farmaci, in modo da ottenere risposte migliori ai trattamenti farmacologici per malattie croniche come ipertensione, diabete o asma.


I partecipanti al progetto si sono riuniti per la prima volta a Malaga, in Spagna, alcune settimane fa. "Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare, sviluppare e implementare soluzioni innovative per supportare l'aderenza terapeutica: un problema che i sistemi sanitari di tutta Europa devono affrontare", ha affermato Job van Boven dell'Università di Groningen, chair di ENABLE. "I pazienti possono dimenticare di prendere i loro farmaci, smettere di usarli intenzionalmente per diverse ragioni, o non capire come usarli. Ecco perché abbiamo bisogno di soluzioni personalizzate e adatte ad ogni contesto".

Björn Wettermark, professore di farmacoepidemiologia all'Università di Uppsala e responsabile della comunicazione di ENABLE, ha sottolineato l'importanza delle tecnologie per il miglioramento dell'uso dei farmaci, come i portapillole intelligenti, gli inalatori digitali, i dispositivi di tracciamento, le penne per iniezione elettroniche e le app per smartphone, che hanno ampio potenziale di supporto agli operatori sanitari e responsabilizzazione dei pazienti nell'individuare e gestire la non aderenza. "Sebbene questi nuovi strumenti di eHealth abbiano un grande potenziale, l'interazione tra paziente e operatore sanitario rimane di fondamentale importanza per migliorare l'aderenza ai farmaci", ha detto Wettermark. "Ritengo tuttavia che gli strumenti di eHealth possano aiutare questa interazione".

Le referenti italiane del progetto, Enrica Menditto della Federico II di Napoli ed Elisabetta Poluzzi dell'Università di Bologna, hanno sottolineato la grande opportunità per l'Italia di partecipare a un network come ENABLE, che permetterà sia di incentivare lo scambio di esperienze tra professionisti sanitari e gruppi di ricerca, sia di contribuire, globalmente, al miglioramento della pratica professionale e della ricerca applicata in questo campo.