Ultimate frisbee. I successi del Cus Bologna alle finali di Champions League

Terzo titolo per il Cus Bologna Shout - la squadra femminile dell’Università di Bologna - e terza piazza per il Cus Bologna La Fotta. Caorle (Venezia) si tinge di biancorosso e parla con la lingua dell’Alma Mater Studiorum in occasione delle finali di Champions League di ultimate frisbee.

Le Shout, che possono contare su Sofia Scazzieri, MVP della finale, hanno un percorso netto, senza sconfitte. Primo nel girone, il Cus Bologna Shout, si impone contro le East Block 15-11. Stesso risultato nei quarti contro Valkyria e successo ancora più rotondo, in semifinale, 15-9, contro Bristol. La finalissima è contro le Yaka di Francia, campionesse uscenti. Non c’è storia: le Shout si vendicano della sconfitta del 2021 e con un perentorio 15-9 si prendono la partita e la medaglia d’oro. È il terzo trionfo della storia in campo femminile.

Il Cus Bologna La Fotta, passato dal girone di qualificazione con il secondo posto, si impone 15-12 contro i Bad Skid. Stesso risultato, nei quarti, con i Chevron. In semifinale i tradizionali rivali di Clapham. I londinesi si impongono per 14-12 impedendo così ai biancorossi di giocare per il titolo. Nella finale di consolazione l’Unibo vince ancora - 15-12 contro Heidees - e arriva una bellissima medaglia di bronzo.

Il Cus Bologna Cheetahs, una delle più giovani rappresentanti al via, finisce nella pool per le posizioni che vanno dalla diciassettesima alla ventiduesima. Finale per evitare l’ultimo posto del concentramento: l’Università di Bologna chiude con un successo, 12-11, battendo Swing to Hell.