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Lutto in Ateneo. È morto Mario Ciabatti

Decano dei geologi bolognesi, per quarant'anni è stato titolare degli insegnamenti di Geografia Fisica e Geomorfologia all'Università di Bologna. Memorabile è rimasta la sua dimostrazione della "straordinaria" velocità massima di scivolamento della frana del Vaiont: oltre 61 chilometri orari (17 metri al secondo)


Il prof. R. Selli, seduto accanto al suo predecessore prof. M. Gortani, attorniato da una schiera di giovani assistenti (ultimi anni 1950). Il prof. Mario Ciabatti è il quarto da sinistra in piedi


Il professore dell’Università di Bologna e decano dei geologi bolognesi Mario Ciabatti è morto lo scorso 20 ottobre, all’età di 93 anni. Secondo fra i numerosi assistenti del noto geologo e oceanografo Raimondo Selli, fu suo collaboratore e consigliere ascoltato nella progettazione del nuovo Istituto di Geologia e Paleontologia, il secondo ricostruito dall'Alma Mater nel dopoguerra, al momento del boom delle iscrizioni a Scienze Geologiche, sull’onda della politica "gas & oil" di Enrico Mattei.

Ciabatti, per la sua mente di fine elaboratore, ha sempre privilegiato le applicazioni quantitative della geologia nelle grandi opera infrastrutturali. Fra queste si segnalano i primi studi quantitativi sulla subsidenza naturale e indotta dall'uomo nel Delta del Po e nel ravennate, la stabilità strutturale del substrato della diga di Ridracoli e la sua tenuta, i primi studi sull’arretramento costiero in alto Adriatico, dove ha guidato le prime crociere di Geologia Marina progettate da Selli, a cui si deve la nascita del Laboratorio di Geologia Marina del CNR a Bologna-Ravenna nel 1968.

Memorabile è rimasta la sua dimostrazione della "straordinaria" velocità massima di scivolamento della frana del Vaiont: oltre 61 chilometri orari (17 metri al secondo), pubblicata nel 1964 ("La dinamica della frana del Vajont", Giornale di Geologia, 32/1). Era un geologo che colloquiava volentieri con gli ingegneri: prerogativa non comune che merita menzione di lode.

Tutta questa sua esperienza sul campo veniva trasferita nelle raffinate lezioni di Geografia Fisica e Geomorfologia di cui è stato titolare per 40 anni all'Università di Bologna, in cattedra dal 1980. È stato anche Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geologiche Ambientali dal 1980 al 1982.