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Judo. Betty Vuk trionfa ai Campionati Italiani e pensa alla prossima sfida: la laurea

La studentessa dell'Alma Mater, già medaglia d'oro ai Campionati Nazionali Universitari di Cassino, ha vinto il titolo italiano nella categoria 78 chili. In vista, ora, c'è la discussione della tesi di laurea in Scienze politiche, dedicata al tema della violenza nello sport


Un titolo italiano che porta anche la firma dell'Università di Bologna. Ai Campionati Italiani di judo di Settimo Torinese trionfa Betty Vuk del Dojo Equipe che, in questa stagione, ha vinto l’oro ai Campionati Nazionali Universitari di Cassino, difendendo l’onore e il prestigio dell’Alma Mater. Di più: insieme con il titolo italiano nella categoria 78 chili (successo su Linda Politi del Gs Carabinieri) per Betty Vuk presto arriverà anche la laurea.

A marzo Betty, che come atleta di alto livello fa parte del Progetto Dual Career, discuterà la tesi in Scienze Politiche sul tema (il titolo è ancora da definire) della violenza nello sport. "Sto bene - dice Betty sorridente - sono ancora in trance. Ci credevo, certo, come ogni volta che combatto. Ma non c’erano certezze. Diciamo che mi sono fatta un bel regalo di Natale. E l’ho fatto anche alla mia palestra, il Dojo Equipe, che compie trent’anni".

Felice Betty perché questo titolo italiano le fa fare un balzo in avanti. "Diciamo che adesso passo alla seconda fascia. La prima è quella degli atleti olimpici. Ma aumenteranno gli impegni internazionali". Facile pensare ai Giochi di Parigi. Ma la capitale francese adesso è più vicina? "Diciamo che siamo a metà strada - sottolinea -. Ma per arrivare alla meta ci sono delle alte montagne da scalare". Adesso è pronta a scalare una montagna chiamata laurea. "Consegnerò la tesi a fine febbraio - conferma -. Poi a marzo la discussione. Sono pronta".

Resta il dubbio se sia più semplice combattere sul tatami o discutere la tesi in ambito accademico. "Il tatami fa parte ormai della quotidianità - sorride -. L’ambito accademico incute un po’ più di timore". Ma con la sua determinazione e grazie anche al Progetto Dual Career - dopo l’oro agli assoluti - arriverà anche il traguardo più importante con l’Alma Mater.