Fuori dalle prime otto (fatale la sconfitta con i tedeschi), l’Università di Bologna ha un obiettivo. Chiudere gli Europei universitari di basket (Eusa) nel migliore dei modi. E nel migliore dei modi a questo punto significa agguantare la nona posizione, che confermerebbe comunque l’Alma Mater Studiorum nella top ten delle migliori università (non si può sempre vincere).
Contro l’Università di Vienna il canovaccio è quello solito. Unibo comincia con il freno a mano tirato e una difesa che concede troppo. Così, dopo un quarto, Vienna è avanti 29-20. L’inizio della fine? Macché, l’Università di Bologna si scrolla di dosso la ruggine e, con un parziale di 34-12 mette a posto le cose. Ha voglia di spingere il Cus Bologna e non si ferma più. Finisce 106-76 (20-29; 54-41; 87-61 i parziali), con il rimpianto, ancora, per l’ultimo quarto con i tedeschi, nel girone di qualificazione, che se gestito diversamente avrebbe consentito all’Unibo di lottare per una medaglia. Ma Unibo sa vincere - come dimostrano i tre titoli consecutivi vinti dal 2017 al 2019, prima dello stop per Covid -, ma anche perdere e riconoscere i propri errori. E adesso l’obiettivo è chiudere nel migliore dei modi, per dimostrare che l’Alma Mater è sempre tra le più forti.
Il commento di Dmytro Klyuchnik: "Una partita tosta, anche perché ci siamo complicati la vita all’inizio con un atteggiamento morbido. Quasi trenta punti concessi in avvio sono troppi. Poi, abbiamo ribaltato il tutto e abbiamo continuato a correre. Adesso andiamo avanti, cercando di non ripetere gli errori e di essere più svegli da subito".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Barattini. "Inizio in salita, eravamo scarichi mentalmente. Poi c’è stata la scossa, abbiamo cominciato a giocare bene, alzando la pressione in difesa. Abbiamo chiusi i rubinetti e adesso dobbiamo solo continuare così".
Oggi, alle 13,30, confronto con la Liegi University: in caso di successo il Cus Bologna disputerebbe la finale per la nona piazza.
Il tabellino: Alberto Conti 17, Dmytro Klyuchnyk 17, Marco Timperi 17, Gherardo Sabatini 15, Lorenzo Folli 13, Stefan Nikolic 12, Lorenzo Deri 8, Tommaso Ranieri 4, Marco Barattini 3, Matteo Folli, Carlo Trentin. All. Matteo Lolli (vice Giorgio Broglia; team manager Matteo Galli e Agostino Briatico).