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Tornano in Ateneo gli Arazzi di Bruxelles

Dopo il lavoro di restauro realizzato nell’ambito del progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo e a conclusione di una mostra svolta a Napoli, sono stati ricollocati in Rettorato

Gli Arazzi di Bruxelles raffiguranti due episodi della guerra di Troia, sono tornati in Rettorato (Via Zamboni, 33 - Bologna), dopo essere stati selezionati per la XIX edizione del progetto Restituzioni a cura di Intesa Sanpaolo e a conclusione della mostra La Fragilità e la Forza alle Gallerie d’Italia - Napoli.

Tessuti da una manifattura di Bruxelles verso il 1520-25, i due arazzi (due panni, uno di 270x185,5 cm e l'altro di 266x190 cm) furono donati da Cesare Barbieri all’Università di Bologna nel 1955 e raffigurano due episodi della guerra di Troia.

La loro storia prende il via dal secondo dopoguerra. Ad oggi la datazione delle opere, la tipologia dei tessuti, i colori, la localizzazione della manifattura, sostengono l’ipotesi che, nascosti nei panni bolognesi, siano stati ritrovati i frammenti della nota copia perduta dell’arazzo spagnolo rappresentante il Furore di Achille, preservato nel Museu de Tapices annesso alla Cattedrale (La Seo) di Saragozza. Alcuni frammenti della copia datata 1510-1520, distaccati o già riassemblati, potrebbero essere giunti in seguito sul mercato di antiquariato esistente tra gli Stati Uniti e l’Europa nei primi anni del Novecento, dove probabilmente l’ingegner Cesare Barbieri (Bologna 1877 – New York 1956), ignaro di tutto, li acquistò come “arazzi Borgognoni”.

Tornati in Europa, a seguito della donazione di Cesare Barbieri all’ateneo bolognese, i perduti frammenti sono sempre rimasti nascosti (e custoditi) nelle sale dell’Alma Mater e oggi sono tornati "a casa".