Autore: A cura di Francesca Romagnoli, Florent Rivals, Stefano Benazzi
Editore: Academic Press
"Updating Neanderthals: Understanding Behavioral Complexity in the Late Middle Middle Paleolithic" è il primo volume che raccoglie una panoramica sintetica dei molti risultati scientifici emersi negli ultimi anni sul Paleolitico medio e in particolare sui Neanderthal. Il libro presenta la storia della ricerca e dei progressi metodologici sulla genetica, le forme di sussistenza, le tecnologie, i comportamenti sociali e cognitivi nel tardo Pleistocene, e le implicazioni dell'interazione tra Neanderthal, Denisovani e Homo Sapiens.
I resti di Neanderthal hanno attirato l'attenzione della comunità scientifica e del pubblico sin dalla scoperta dei primi resti scheletrici, avvenuta nel 1856 nella grotta di Feldhofer.
"Tutti noi, quando pensiamo ai Neanderthal, richiamiamo l'immagine di un essere brutale e scimmiesco: un'immagine ancora molto diffusa che crea un contrasto tra 'noi', gli esseri umani, e 'gli altri', non umani", spiega Stefano Benazzi, professore al Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna, tra i curatori del volume.
Negli ultimi due decenni, diversi nuovi approcci teorici e metodologici hanno però aperto prospettive inaspettate e affascinanti rispetto alla ricostruzione dello stile di vita, delle abitudini e delle abilità di Neanderthal, così come della loro storia evolutiva e della genetica. Questo libro racchiude per la prima volta il complesso di tutte queste novità, grazie allo sforzo collettivo di oltre 60 scienziati esperti di studi sui Neanderthal.
"Gli studi sui Neanderthal negli ultimi 20 anni hanno probabilmente cambiato la nostra conoscenza di questo gruppo umano più di quella di qualsiasi altra popolazione arcaica, e hanno chiaramente dimostrato che i Neanderthal e gli esseri umani moderni erano culturalmente e cognitivamente più vicini di quanto si pensasse in precedenza: siamo ben oltre la 'riabilitazione' dei brutali Neanderthal e questo libro lo mostra chiaramente", conferma Benazzi.
Quali sono quindi le novità sui Neanderthal che si possono trovare in questo libro? Ad esempio, oggi sappiamo che i Neanderthal popolavano una vasta area, dall'Asia orientale all'Europa occidentale, attraverso la regione del Mar Nero, il Levante e tutta l'Europa: il volume illustra, all'interno di un'area così vasta, le differenze rilevate in campo tecnologico, di strategie di sussistenza e nelle dinamiche sociali.
Sappiamo anche che la dieta dei Neanderthal era più diversificata di quanto si pensava: oltre ai grandi mammiferi incorporava anche conigli, frutti di mare e pesci, uccelli ed elementi vegetali. I loro spostamenti giornalieri, stagionali e annuali per ottenere cibo e altre risorse, comprese le materie prime per la produzione di utensili, venivano pianificati in base all'ambiente e al cambiamento climatico: strategie che mostrano un grande livello di adattabilità.
Infine, oggi abbiamo molte evidenze di forme di comportamento simbolico attuate dai Neanderthal in luoghi e con cronologie diverse: nel libro è raccolto l'intero corpus degli elementi emersi finora su questo fronte, inclusa la recente e dibattuta scoperta dell'"arte" rupestre.