Una stagione, quella della neve e degli sport invernali che, a livello accademico, si è chiusa con tanti successi e altrettante soddisfazioni con l’inizio della primavera. Successi, soddisfazioni e progetti, perché le Università non si fermano mai. L’Università di Venezia, dal 18 al 22 dicembre 2023, ospiterà gli Europei Universitari di sci alpino e snowboard in Val di Zoldo (Belluno).
Per il Cus Bologna, ai Giochi Sportivi Universitari ci sono medaglie per tanti atleti: Chiara Boschi (dirigente Cus donne), Fabiana Mattioli e Veronica Marchio (personale universitario femminile), Michele Bronzi, Simone Babbi, Filippo Zimmaro (categoria studenti), Angelo Riccio e Leonardo Parrilla. Ma il piatto forte, ovviamente, è rappresentato dai prossimi Europei di dicembre.
"Per noi - dice Massimo Zanotto, presidente del Cus Venezia - si tratta di una grande opportunità. Perché così si valorizza ulteriormente il territorio, così si creano campus universitari. La Val di Zoldo ha ospitato anche il seminario annuale che di solito viene tenuto in Slovenia. La dimostrazione che lo sport è un veicolo di promozione e di marketing territoriale. La collaborazione con la Val di Zoldo risale a più di trent’anni fa, ai primi campus. Da cinque anni ci sono anche i campionati nazionali universitari che ci danno tante soddisfazioni. Perché il livello tecnico è alto, perché arrivano atleti da tante nazioni. Questi Giochi sportivi sono stati oggetto di una riflessione con il Cusi. E mettere nello stesso posto studenti universitari, professori, dirigenti e personale non docente, è una ricetta vincente. Una strada sulla quale è necessario insistere".
Non nasconde la propria soddisfazione, guardando al recente passato e al prossimo futuro, Antonio Dima, presidente di un Cusi che ora è divenuto anche federazione. "Manifestazione riuscita. Esito positivo. Grazie alla gara promozionale è emersa la forza del Cusi che ha messo insieme professori, personale non docente, studenti. Un momento di aggregazione speciale, un valore aggiunto che solo una realtà come quella degli atenei è in grado di riprodurre". Le gare di sci sono coincise con un battesimo speciale. Un aspetto che riempie d’orgoglio un dirigente esperto e di lungo corso qual è Dima. "Era la prima volta - sottolinea - che ci presentavamo non come un ente di promozione sportiva, ma come una federazione. A questo punto ci sentiamo maggiorenni. Siamo scesi in campo come la quarantasettesima federazione del Comitato Olimpico italiano. Vogliamo continuare nell nostra crescita, nell’interesse delle Università italiane".
Concorda anche il vice presidente del Cus Bologna, Claudio Marzadori, professore ordinario di Chimica Agraria: "Il Cus Bologna, braccio sportivo dell’Ateneo, cura lo sport universitario a tutto tondo, gestisce gli impianti sportivi dell’università, ma anche l’attività sportiva a qualsiasi livello, amatoriale e agonistico, non solo per gli studenti, ma per tutta la comunità dell’Ateneo. I Giochi Sportivi Universitari sono un evento che rappresenta questa filosofia, perché il Cus Bologna è arrivato a formare la squadra ufficiale dell’Alma Mater attraverso un draft che ha selezionato i migliori atleti della comunità universitaria, che sono coloro che portano avanti l’Ateneo quotidianamente come dipendenti, docenti e non docenti. Prima uscita della Federazione Cusi, molto importante che ci sia anche una competizione che riguarda le università, che vada oltre anche gli studenti, e che chiami a difendere i colori dell'Ateneo anche tutti coloro che lo vivono quotidianamente col il proprio lavoro. Da sottolineare l’ottima organizzazione della FederCusi alla prima uscita ufficiale come federazione sportiva. Il Cus Bologna ha partecipato con una nutrita compagine composta da 15 atleti nelle categorie studenti-personale-dirigenti Cus sia femminile che maschile. I risultati sono stati particolarmente positivi per il Cus Bologna che si è aggiudicato il secondo posto nello speciale categorie a squadre, piazzandosi alle spalle del Cus Genova e davanti al Cus Venezia, storicamente molto forti negli sport sciistici".