Ognuno di noi può imparare ad utilizzare l’energia in modo più sostenibile, e attraverso le proprie scelte e conoscenze può agire per dare forma a nuove politiche energetiche. Il tema è quello della "cittadinanza energetica" e se ne sta occupando GRETA – Green Energy Transition Actions, progetto Horizon 2020 a cui partecipa anche l’Università di Bologna con il suo Dipartimento di Architettura.
L’obiettivo è promuovere la transizione energetica attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, offrendo strumenti concreti per reclamare il diritto fondamentale all’energia e a una transizione giusta.
Il gruppo di ricerca dell’Alma Mater, in particolare, si sta occupando del lato sociale del tema, guardando alla "giustizia energetica", ovvero le diverse opportunità di accesso e utilizzo dell’energia che i sistemi energetici tradizionali a base fossile non garantiscono sempre a tutti in maniera uguale.
"La lente di lettura dell’energia come fenomeno sociale è proprio quella della cittadinanza energetica", spiega la professoressa Danila Longo, coordinatrice del team di ricerca dell’Università di Bologna. "Il nostro obiettivo è cercare di capire quali strumenti sono necessari e più utili per incoraggiare la partecipazione attiva alla transizione energetica, tra innovazioni tecnologiche, risorse finanziarie, supporto sociale, conoscenze scientifiche".
Cittadinanza energetica e giustizia energetica sono strettamente connesse, e la loro mancanza porta alla povertà energetica: un altro tema su cui si concentra il progetto GRETA, con una prospettiva che include anche la dimensione di genere.
"La povertà energetica è più diffusa tra le categorie più vulnerabili e socialmente emarginate, così come nei paesi a basso reddito, che nella UE sono soprattutto nell’area Mediterranea e nell’Europa orientale", dice Longo. "E in questo quadro la prospettiva di genere può essere una chiave di lettura fondamentale: a causa di problemi strutturali come il minor coinvolgimento nel mercato del lavoro e il divario salariale, le donne sono statisticamente più colpite dalla povertà energetica".
In questi anni, le studiose e gli studiosi di GRETA hanno lavorato in collaborazione con comunità energetiche in Italia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. In Italia, il gruppo dell'Alma Mater si è concentrato sul Distretto Energetico Rinnovabile di Bologna, che coinvolge le aree di Pilastro, Roveri e CAAB-Fico. Il focus è sempre infatti sulle comunità locali e sul ruolo che le diverse forme di aggregazione sociale giocano nel rapporto con la gestione e il consumo dell'energia.
Da questi confronti sta ora nascendo un vero e proprio Manifesto per la cittadinanza energetica a Pilastro-Roveri: uno strumento per supportare lo sviluppo di nuove forme di cittadinanza energetica a base comunitaria, in grado di coinvolgere una pluralità di attori e istituzioni, e un nuovo tassello della più ampia roadmap per la decarbonizzazione che sta prendendo forma grazie a GRETA.
Coordinato dalla LUT University (Finlandia), GRETA - GReen Energy Transition Actions è un progetto europeo Horizon 2020 (Grant Agreement 101022317) che coinvolge l'Università di Bologna, TNO (Paesi Bassi), Fraunhofer-Gesellschaft (Germania), Cleanwatts (Portogallo), Kaskas Media (Finlandia), GESIS (Germania) e Tecnalia: Research Centre (Spagna).