Dal 9 all'11 novembre, nell'Aula “Giorgio Prodi” (Piazza San Giovanni in Monte, 2 - Bologna), si svolgerà il convegno internazionale "Filosofia in traduzione" per indagare il rapporto tra i generi della scrittura filosofica e i molteplici modi del tradurre muovendo da una prospettiva speculativa (la traduzione come problema della filosofia) e sperimentale (tradurre la filosofia), che fa della traduzione un oggetto di riflessione teorica e una pratica indispensabile al filosofare.
Ad aprire la giornata saranno la Prorettrice per le relazioni internazionali, prof.ssa Raffaella Campaner, e il Direttore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, prof. Giovanni Matteucci. A seguire, gli interventi prenderanno prevalentemente in esame due questioni: il tema della traduzione come banco di prova del pensiero che chiama in causa il rapporto tra i diversi generi della scrittura e del discorso filosofico, la relativa autonomia della traduzione filosofica come momento costitutivo del filosofare. I vari studiosi, traduttori, curatori di edizioni critiche, provenienti da università italiane e internazionali, esporranno case-studies specifici, mutuando anche dalle esperienze di traduzione e curatela dei relatori, per un confronto con chi si scontra ogni giorno con il problema della traduzione filosofica in termini teorici.
La storia della filosofia può essere considerata essa stessa una translatio o un confronto fra universi di pensiero e sistemi filosofici, di cui sonda le potenzialità e i limiti, in un esercizio continuo di traduzione fra lingue e culture diverse che concorrono alla costruzione del discorso pubblico europeo, oggi più che mai all’insegna del motto: plus d’une langue.