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When I grow Up: inaugura alla Collezione di Zoologia Unibo la mostra fotografica sulle disuguaglianze sociali

Il percorso fotografico, a cura di Jon Bronxl e per il progetto promosso da Baumhaus Soc. Coop, racconta immaginari, desideri e pratiche delle giovani generazioni e il loro ingresso nella vita degli adulti

Inaugura, sabato 11 novembre, presso la Collezione di Zoologia del Sistema Museale di Ateneo (Via Francesco Selmi, 3) la mostra fotografica When I Grow Up: non siamo classificabili, parte di When I Grow Up, percorso finanziato dalla Dr. Martens Foundation e sviluppato dalla cooperativa sociale Baumhaus, con il patrocinio del Comune di Bologna.

La mostra, aperta al pubblico e visitabile gratuitamente dal 12 novembre al 7 gennaio 2024 (negli orari di apertura del museo, martedì-venerdì 9-13 / sabato, domenica e festivi 10-18), rientra nel programma di attività della X edizione del Festival della Cultura Tecnica ed è parte di un percorso più ampio iniziato lo scorso aprile, con l’obiettivo di raccontare desideri e aspirazioni delle nuove generazioni e del loro ingresso nella «vita degli adulti».

Il punto di partenza è un fatto: le disuguaglianze sociali in Italia sono ereditarie. Secondo dati Istat del 2023 quasi un terzo degli adulti (tra 25 e 49 anni) a rischio di povertà proviene da genitori che, quando avevano 14 anni, versavano in una cattiva condizione finanziaria. Quello che però i numeri non raccontano e valorizzano sono le pratiche, gli immaginari e i desideri di resistenza alla predestinazione che i giovani e le giovani mettono in campo ogni giorno. È proprio questo aspetto che Baumhaus - cooperativa sociale da anni impegnata in progetti con le nuove generazioni - ha voluto approfondire nel lungo percorso articolato in momenti diversi, indagando i desideri di futuro di ragazzi e ragazze e provando a decostruire la retorica del merito, dando spazio agli sguardi di chi sta al margine del discorso pubblico.

Il primo passo è stata un’indagine - sviluppata con Kilowatt e ancora in corso - condotta su giovani tra i 15 e i 25 anni: attraverso interviste individuali e momenti di riflessione collettiva Baumhaus ha esplorato qualitativamente le opinioni dei ragazzi e delle ragazze intervistate, le loro passioni, il rapporto con famiglia e coetanei, il rapporto con il denaro («cosa faresti se i soldi non fossero un problema?») e le prospettive per il futuro («come ti vedi tra 10 anni?»). Parallelamente, si è sviluppato il progetto fotografico a cura di Jon Bronxl da cui è nata When I Grow Up: non siamo classificabili, mostra che si snoda all’interno della Collezione di Zoologia dell'Università di Bologna e rappresenta il tentativo di dare voce, volto e corpo ai desideri di trasformazione delle nuove generazioni, senza cadere nella facile costruzione di personaggi esemplari o archetipi generazionali, ma invitando il pubblico a osservare e prendere sul serio le passioni, le esitazioni, le fratture e le contraddizioni a cui ogni giovane ci mette di fronte.

Nelle fotografie in mostra i volti di alcuni ragazzi e ragazze sono accostati ad animali scelti da ognuno di loro tra l’affascinante varietà di specie presenti nella collezione. In questo modo i ritratti giocano con la metafora del daimon, o animale guida, intermediario tra l’umano e il «mondo più che umano», tra chi siamo e chi vorremmo o potremmo essere. Un espediente narrativo per spostare l’attenzione dalle semplificazioni statistiche e dalle classificazioni alla pluralità di intelligenze e aspirazioni che convivono nei corpi delle persone rappresentate.


Ultimo step del percorso è l’evento When I Grow Up: Diventare grandi è una questione politica. Incontro con Diletta Huyskes, Alessandro Sahebi e Ariman Scriba che si terrà il prossimo 30 novembre (ore 16,30-18,30 presso Baumhaus, via Sebastiano Serlio 25/2, Bologna): rivolto a policy makers e a persone che lavorano nel mondo dell’istruzione e della formazione, ma anche a studenti e studentesse e a tutte le persone interessate, ha come scopo quello di presentare prospettive diverse e laterali sui alcuni temi come le disuguaglianze economiche, i privilegi nel settore della formazione per persone provenienti da classi sociali diverse, il rapporto tra intelligenza artificiale e trasformazioni del lavoro, la salute mentale e l’età adulta. Ospiti del pomeriggio: Diletta Huyskes, fondatrice di Immanence e responsabile del dipartimento Advocacy & Policy di Privacy Network si occupa di uso etico dell’Intelligenza Artificiale; Ariman Scriba, attivista per la salute mentale e 2nd gen; Alessandro Sahebi, giornalista freelance e attivista che si occupa di politica, di giustizia sociale e di disuguaglianze.

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