Autore: Irene Bertagnin
Editore: Scaricabile gratuitamente su Amsacta
Niki de Saint Phalle è una delle artiste più conosciute della seconda metà del XX secolo, celebre in tutto il mondo per avere rielaborato i propri traumi personali attraverso i colori sgargianti e le forme prorompenti delle sue Nanas. Le gioiose e sfacciate figure femminili non esauriscono tuttavia la complessità del lavoro dell’artista, profondamente intriso di questioni sociopolitiche dalla portata universale: l’opera di Saint Phalle, per quanto abbia attirato nel tempo molta attenzione e curiosità, non è ancora pienamente compresa né dal pubblico né dalla critica, restia a collocarla legittimamente all’interno di una storia dell’arte impegnata.
Il volume intende indagare i motivi di questa parziale ricezione, aggiungendo al già corposo panorama di studi dedicato a Saint Phalle un tassello ancora non esplorato, ovvero quello di un’analisi della pratica curatoriale che ha veicolato e continua a veicolare la comprensione della sua opera.
L’obiettivo è mostrare come sia necessario dare il giusto peso ed il giusto spazio – tanto a livello critico, quanto istituzionale e mediatico - alle molteplici lotte che l’artista ha da sempre posto al centro della propria opera, tutt’oggi estremamente significative: la necessità di sovvertire le dinamiche di potere del patriarcato, di schierarsi contro l’aggressività politica ed economica, a favore della liberazione del corpo, del multiculturalismo, dell’ambiente. Attraverso l’analisi incrociata di pubblicazioni e preziosi documenti d’archivio, si evidenzierà come un lavoro così articolato e stratificato possa parlare alla e della contemporaneità.
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