Costruire un percorso condiviso per implementare gli spazi educativi all'aperto: è l’obiettivo del seminario “allineaMenti” che si è svolto, lo scorso 16 aprile, al Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” (EDU) dell’Università di Bologna, nell’ambito del corso di Alta Formazione “Progettare spazi inclusivi all'Aperto.
I circa trecento partecipanti all’iniziativa, organizzata dall’Alma Mater in collaborazione con il Comune di Bologna e ARPAE Emilia-Romagna, hanno potuto approfondire le tematiche centrali del corso, legate alla progettazione di giardini educativi e spazi verdi, con una particolare attenzione ai processi partecipativi e all’ottica inclusiva.
Ad aprire la giornata i saluti istituzionali di Ira Vannini, Direttrice EDU, e di Daniele Ara, Assessore alla scuola del Comune di Bologna. A seguire, la prof.ssa Michela Schenetti, Direttrice del corso di Alta formazione, è intervenuta in merito alle linee guida per la realizzazione di giardini e aree verdi, presentando quelle già disponibili e focalizzandosi sui relativi fondamenti, potenzialità e prospettive, oltre che sulla dimensione educativa e sanitaria e sulla relazione tra architettura e pedagogia. L’aspetto normativo del tema è stato poi approfondito da Christian Mancini, formatore del corso TÜV SÜD e fondatore dell'associazione Nature Rock, che ha illustrato le possibilità offerte dalle attuali regolamentazioni della sicurezza, richiamando il valore pedagogico dell’implementazione di spazi pubblici.
I processi partecipativi che hanno portato alla progettazione di giardini e spazi verdi in Emilia-Romagna e Toscana sono stati argomento della prima tavola rotonda della giornata con Stefania Bertolini, coordinatrice dei Centri di Educazione alla Sostenibilità (Ceas) dell’Emilia-Romagna. Tra gli interventi, quelli di Petra Benghi (Responsabile Servizio Sistema integrato 0/6, Unione Comuni della Bassa Romagna), Tania Meoni (coordinatrice pedagogica zona pisana), Monica Gori (coordinatrice Quartiere Santo Stefano, Bologna) e Mariateresa Guerra (coordinatrice Area Villa Ghigi, FIU Rusconi-Ghigi) che hanno illustrato le pratiche di progettazione partecipata che hanno permesso di delineare le linee guida attualmente attive nei loro contesti di provenienza.
Divergenze, manutenzione e cura degli spazi verdi sono stati al centro della seconda tavola rotonda, coordinata da Rita Ferrarese del Gruppo Nazionale Nidi, che ha visto la partecipazione di interlocutori appartenenti a diversi ambiti disciplinari: Corrado Bosello (coordinatore pedagogico) e Lorenzo Feltrin (Ingegnere responsabile del settore ambiente) del Comune di San Lazzaro; Mariagrazia Squadrani (responsabile del Centro Ippogrifo di Rimini) e Matteo Mazzoni (Dott. in Architettura del paesaggio).
Il dibattito finale, coordinato da Michela Schenetti, ha sintetizzato le idee emerse durante il seminario, raccolto nuove riflessioni ed evidenziato come la rete di buone pratiche, nate per garantire spazi accessibili per i servizi e le scuole di ogni ordine e grado e capaci di promuovere una relazione non episodica con il territorio, sia un'opportunità virtuosa per alimentare nuove prospettive e valorizzare le esperienze già consolidate.
Monica Raciti, Dirigente della Regione Emilia-Romagna, ha chiuso i lavori con il suo intervento, proiettando lo sguardo verso il futuro e auspicando la redazione di linee guida regionali per una progettazione e una valorizzazione, in un’ottica multidisciplinare e partecipata, degli spazi educativi all'aperto.