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La Collezione di Fisica di Ateneo inaugura una nuova esposizione su Augusto Righi

“Il Regio Museo di Fisica e l’insegnamento nel corso dell’Ottocento”, il titolo del nuovo percorso espositivo permanente, a cura del Sistema Museale di Ateneo (SMA) e del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” (DIFA)

Presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell’Alma Mater (Via Irnerio, 46 – Bologna) inaugura una nuova esposizione permanente che arricchisce la Collezione di Fisica dell'Università di Bologna: Il Regio Museo di Fisica e l’insegnamento nel corso dell’Ottocento, dedicato alla figura di Augusto Righi. Se nel 2020 una prima esposizione permanente aveva riguardato Righi e le onde elettromagnetiche, oggi, la nuova sezione sarà dedicata a Righi e alla sua attività di docente presso l’Ateneo bolognese.

A cura del Sistema Museale di Ateneo (SMA) e del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” (DIFA), l’esposizione è situata al piano terra dello storico edificio, nella zona antistante l’Aula Magna, per offrire un’ideale ricostruzione del Regio Museo di Fisica inaugurato il 12 aprile del 1907 da Augusto Righi contestualmente alla fondazione dell’Istituto.

Tale Museo ospitava strumenti scientifici utilizzati da Righi e dai suoi predecessori per spiegare la fisica nel corso delle lezioni. Oggi tali strumenti sono esposti nelle teche originali e suddivisi secondo i criteri adottati all’epoca: strumenti per esperimenti relativi all’ottica, elettricità e magnetismo, termodinamica, meccanica, acustica e geodesia. L’abilità dei costruttori di strumenti ottocenteschi - le cui firme sono ancora visibili sugli strumenti esposti – conferisce a tale esposizione, oggi come allora, un forte impatto estetico, creando un connubio tra scienza e arte.

Il Regio Museo di Fisica non nasceva dal nulla. Esso integrava e ampliava l’antico Gabinetto di Fisica dell’Istituto delle Scienze che si era costituito a partire dal 1711 e che per tutto il Settecento aveva supportato l’attività didattica di docenti che hanno preceduto Righi, quali Jacopo Bartolomeo Beccari, Laura Bassi e Giovanni Aldini. A tali docenti di chiara fama dell’Ateneo bolognese viene dato ampio spazio nei pannelli di sala grazie alle stampe dei loro autografi, dei registri o degli appunti presi a lezione dagli studenti per i quali è stata preziosa la collaborazione di importanti Archivi universitari – come l’Archivio Storico dell'Università, l’Archivio dell’Accademia delle Scienze, l’Archivio del DIFA – e archivi cittadini, come l’Archivio di Stato.

Apposite didascalie e QR-code, inoltre, permetteranno ai visitatori di approfondire il funzionamento degli apparati esposti tramite video e schede di approfondimento.

Il nuovo allestimento permanente sarà visitabile gratuitamente a partire dal 21 giugno, dal lunedì al venerdì, durante gli orari di apertura del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”.